Recensione a cura di Todaro Edoardo
Con il noir scritto da Chiara Marchelli ci troviamo di fronte a qualcosa che potrebbe essere definito un noir al di là del noir. Infatti ci troviamo ad avere a che fare con alcuni aspetti della nostra vita che grazie a queste pagine, ed il noir come ben sappiamo serve anche a questo, vengono affrontati ed indagati: l’anoressia, non tanto come in realtà è conosciuta in quanto a mancanza di appetito ma come mancanza di desiderio, come aspirazione al perfetto che non si realizza; ed il disagio mentale con gli ansiolitici e l’elettroshock usati come cura; le violenze che sono vere e proprie torture, anche le lettere che i degenti scrivono ai propri cari e mai spedite sono parte di queste violenze. Al centro di queste pagine troviamo Volterra,che si trova a fare i conti con una donna ammazzata ed una scomparsa, cittadina che assume le sembianze di luogo separato dalla realtà, ed il “ suo “ ospedale psichiatrico giudiziario, oggi abbandonato, ma che è fonte di misteri, passati ed odierni. Un luogo, che di fatto è una città nella città, dove ci vivi perché sei malata, ma malata di cosa ….. Un luogo dove chi è protagonista di questo noir vi entra a 19 anni e ne esce a 40 risultando un po’ strana; un luogo dove puoi benissimo trovare gente che la famiglia non può tenere, se sei donna poi … Ma se vogliamo restare nell’ambito strettamente noir, con “ Redenzione “ abbiamo l’occasione di conoscere Maurizio Nardi, un comandante dei carabinieri alla sua prima indagine, che applica al suo metodo investigativo l’osservazione dell’ambiente, la sua meticolosa descrizione, la ricostruzione, a ritroso, della vita dell’assassinata. Un investigatore che di fronte alle difficoltà non si permette di ostinarsi in quanto consapevole che sarebbe il peggior sbaglio. Un libro che non accenna mai a lasciare il suo ritmo frenetico ed angosciante. Tanti i personaggi con cui abbiamo a che fare, ma la maggioranza dei quali sono parte degli ultimi, di quegli ultimi che hanno la violenza come valvola di sfogo.
Come detto precedentemente, “ Redenzione “ oltre ad essere una storia al femminile, è l’ulteriore conferma di quanto efficace è il noir nell’avvicinare alla conoscenza di fatti che altrimenti si stenterebbe a conoscere. Leggerlo non ci mette a posto con la coscienza, anzi ci offre moltissimi motivi di riflessione.