Anni ’70: Stati Uniti d’America e razzismo. Anni ’70 ma le cose non sono certamente cambiate, assistiamo ad un binomio che non è mai cessato. Fare gli straordinari, avere un secondo lavoro per poter sopravvivere questa è la condizione normale per chi vive a Boston, e sicuramente non solo lì. Un razzismo che le autorità pensano di arginare imponendo provvedimenti che la popolazione, di qualunque origine, non accetta, in particolare quella bianca, quella irlandese, che subisce in quanto chi ha il potere decide per tutti. Una situazione che va all’insegna della rassegnazione e dell’impotenza: “ che ci puoi fare “; “ al mondo non c’è abbastanza fortuna per tutti “. Leggere queste pagine fa capire che il razzismo c’entra fino ad un certo punto, anzi non c’entra per niente, siamo di fronte alla classica situazione di poveri che se la prendono con altri poveri; il degrado dei quartieri che divengono zone da sottoporre allo scontro razziale, al controllo dello spaccio, con l’eroina che ti fa apparire la realtà fantastica nonostante faccia schifo, che imperversa, e le conseguenze nefaste derivanti dalla guerra in Viet- Nam; quartieri che hanno propri valori proprie regole che divengono i loro quartieri, le gang di ragazzi; quartieri nei quali essere visti in compagnia degli “ sbirri “ non è cosa gradita, e che le forze dell’ordine non sono altro che una forza d’occupazione che usano la forza visto che hanno la capacità di relazionarsi con la gente; con poliziotti corrotti, politici ed alcuni membri dell’FBI nei libri paga della criminalità. Un romanzo con al centro le dinamiche che si sviluppano attorno ad un ragazzo nero finito sotto un treno della metropolitana, finito come ?, ed una ragazza bianca scomparsa e come questi due fatti possono essere collegati tra loro. Un personaggio al femminile caratterizza queste pagine, Mary Pat, una donna che va contro tutto e tutti, che mette al primo posto il suo essere madre. Quell’essere madre che segna la storia ovunque nel mondo, con un cuore andato a pezzi ed allo stesso tempo indistruttibile; che arriva a mettere in discussione la guerra ai “ negri “ ed entra in collisione con la banda più temuta; esperta di odio fin da quando è nata. Un romanzo consigliato anche da Stephen King, cosa vogliamo di più, addirittura il Financial Times mette Lehane in pole position con Don Winslow nel contendersi il primo posto nell’essere l’autore di crime statunitense più letto, a questo punto non rimane che, per chi non l’ha già fatto, di leggere questo libro.
Noir
Un inizio adrenalinico ci guida verso la commistione di storie di immigrazione ed illegalità. Abbiamo il serbo: tossicodipendente, psicopatico, violento, ed il rumeno: stupratore seriale,