NON SI UCCIDE IL PRIMO CHE PASSA
È luglio e nel quartiere di Barriera di Milano fa un caldo da morire. Qualche mese prima, in un video diventato virale, Contrera – l’investigatore privato più scalcagnato del poliziesco italiano – aveva affrontato un assassino, trasformandosi nell’eroe del momento. Ma la gloria è durata poco, e adesso vaga nell’arsura estiva senza niente da fare, se non giocare a pallone coi magrebini, prendere in giro i vecchi in bermuda e spegnere la sete con una Corona dietro l’altra. L’odioso cognato Ermanno è riuscito a mandarlo via di casa, dopo che per anni Contrera era stato un ospite indesiderato. E lui se n’è andato, sì, ma non lontano, perché ha comprato un camper e si è piazzato proprio davanti al palazzo dove vive la sorella con la famiglia. Per non darla troppo vinta a Ermanno, ma anche per tenerlo d’occhio: sospetta da tempo che tradisca Paola, anzi, ne è sicuro. Gli manca soltanto una prova. Intanto Paola gli procura una cliente: la sua amica Giulia teme che il compagno abbia un’altra donna. Sembrerebbe un lavoro facile, se non fosse che durante il pedinamento l’uomo viene freddato con due colpi di pistola. Nonostante l’aria da sbruffone e i modi spicci, Contrera ha un grande senso della giustizia, e non si accontenta delle risposte semplici della polizia. Si mette a indagare, e ben presto scopre che ci sono di mezzo una prostituta, la terrificante mafia nigeriana, brutte storie di rapine finite male e di debiti… Insomma, per ammazzare Enzo Marsala c’era la fila. Contrera dovrà districarsi in un labirinto di sospetti e false piste, che lo condurrà – grazie a un pizzico di intuito e a tanta, tanta fortuna – direttamente alla verità, assurda e imprevedibile.
E tu chi non sei Contrera?

Estate afosa, Torino, il quartiere La Barriera, un’indagine. Eccoci servito da Christian Frascella un nuovo giallo con il suo protagonista Contrera. Già, perché basta il cognome, per definire un uomo solo, un antieroe, uno sfigato. Uno incapace di avere e mantenere rapporti umani decenti, un perdente in tutti i sensi. Ha una caratteristica però che lo contraddistingue, è capace nelle indagini, fiuta la pista, non la molla, non si accontenta di risposte facili. Questa volta, per amore della sorella Paola, che è sempre dalla sua parte, accetta di indagare su una storia di corna, almeno così lui pensa all’inizio ma, come sempre, finirà in una storia molto più grande e anche se il compenso non è certo, Contrera andrà avanti, facendo l’unica cosa nella quale eccelle, indagare.

A parte Torino, anzi la Barriera, il suo quartiere, coprotagonista delle storie di Contrera, con la sua varia umanità, ritroviamo in questa storia, i suoi problemi relazionali e affettivi, l’alcolismo che lui nemmeno riconosce.

Contrera ha finalmente accontentato Ermanno, il cognato bancario, trovandosi una sistemazione, ma da par suo per continuare a infastidirlo, ha comprato un vecchio camper, malmesso a dir poco, e lo ha parcheggiato sotto casa del cognato e della sorella. Continua la sua indagine sulla presunta infedeltà di Ermanno della quale è sicuro ma non ha prove e vorrebbe tanto averle per dimostrare a sua sorella che razza di uomo ha sposato. L’indagine sulla presunta infedeltà sembra di quelle di routine, controlli appostamenti, una cosa semplice, risulterà molto più complicata e lo porterà ad essere in serio pericolo, fino a fare la conoscenza di “Ngwenia”. Verrà malmenato, si inimicherà ancora di più gli ex colleghi, troverà anche una sorta di amico che lo vuole portare sulla retta via, farlo smettere di bere. Valentina, la figlia, gli farà prendere un bello spavento e in sussulto di amore e consapevolezza paterna le prometterà di cambiare, di farlo insieme a lei, ma si sa Contrera è Contrera e il dubbio è d’obbligo.

Consigliato per il protagonista e per l’ambientazione

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