La rivolta delle Cariatidi
Kostas Charitos è stato promosso direttore delle forze di polizia dell’Attica. Un grande traguardo da festeggiare con parenti, colleghi e amici. Appena assunto il ruolo il suo primo compito è quello di garantire la sicurezza di un gruppo di ricchi investitori stranieri che sta per arrivare in Grecia. Il loro scopo è quello di reinventare l’antica repubblica ateniese, che sostengono essere l’unico sistema politico adatto al mondo di oggi, e al contempo investire nel paese. I facoltosi magnati vengono accolti con entusiasmo e interesse, ma non tutti li vedono di buon occhio. Delle giovani, che si fanno chiamare le Cariatidi, non si fidano e temono che, dietro agli sbandierati buoni propositi, si nasconda ben altro. Catturando l’attenzione grazie ad alcune clamorose proteste, riescono a organizzare una campagna contro gli investitori che, poco dopo, abbandonano il paese, sostenendo di non sentirsi più i benvenuti. Il malcontento dilaga rapidamente tra la popolazione, che imputa alle Cariatidi la fuga dei ricchi ospiti e la perdita delle possibilità di crescita economica che portavano con loro. Le conseguenze saranno tragiche: una delle ragazze viene ammazzata sotto casa, ma potrebbe non essere l’unica vittima. Anche le altre sono in pericolo. Toccherà a Charitos – affiancato dalla commissaria Antigone Ferleki, nuovo capo della squadra omicidi – affrontare l’indagine e risolvere i molti punti oscuri della vicenda, mentre cerca di adeguarsi al nuovo incarico e di gestire anche la vita privata, le preoccupazioni e le gioie che la sua famiglia allargata gli dà, in un’Atene che cambia e si trasforma rimanendo, nel profondo, sempre se stessa.
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La Grecia di fronte ai problemi economici, dopo lo strangolamento economico del 2010, deve far fronte al rilancio post emergenza sanitaria dovuta al corona virus. Una situazione che fa gola ad un gruppo di imprenditori stranieri, statunitensi, che vi  vuole trasferire le proprie attività, dando così, pare, impulso ad un’economia disastrata e contemporaneamente valorizzare l’isola di Evia, distrutta dagli incendi, costruire un porto turistico, una ferrovia nel Peloponneso, che colleghi tutti i siti archeologici esistenti nella regione; e poi attraverso la tanto discussa Intelligenza Artificiale far sì che la Grecia abbia il primo aeroporto spaziale europeo ma soprattutto il loro intendimento è, dicono, riportare in vita l’antica democrazia ateniese, simbolo della  grandezza dell’antichità, ed il modello di società dell’antica Grecia. Modello salvifico rispetto alle crisi di sistema che si susseguono una dietro l’altra, con la democrazia liberale sull’orlo del baratro. Certo un progetto esagerato, ma tant’è. Gli avvenimenti che si succedono, oltre a Charitos, promosso a direttore di polizia dell’Attica, vedono la comparsa, a guida re la squadra omicidi, della commissaria Antigone Ferleki. Una donna che in quel ruolo potrebbe creare qualche difficoltà di rapporto visto che tutti gli altri componenti appartengono al sesso maschile. Oltre a lei, come nelle precedenti indagini, non possiamo non trovare Arianna  la sempre presente moglie con le sue prelibatezze culinarie, Caterina la figlia avvocata, il genero cardiologo, il nipote, Lambros, che cresce,Zisis ed il centro immigrati; la Seat ed il vocabolario, il Dimitrakos, la sua deformazione professionale nel cercare dappertutto qualcosa di sospetto Tutta la squadra che ha dato successo a Markaris/Charitos ed il suo fatalismo. L’arrivo degli imprenditori, con i loro propositi,  mette in contrapposizione, i commercianti che intravedono possibili, positivi, sviluppi economici ed agricoltori ed allevatori che sentono puzza di sfruttamento. Ma non solo, ciò che preoccupa l’ordine pubblico e sociale sono le nascenti mobilitazioni contro gli stranieri che hanno solo l’interesse a svendere il patrimonio archeologico presente sul territorio ellenico. Ed infatti cosa sono i panni neri che ricoprono il tempio di Poseidone se non la prima manifestazione di dissenso ; le Cariatidi che giorno dopo giorno, dalle iniziali modeste dimensioni di mobilitazione acquisiscono consenso. Cariatidi che mostrano, attraverso una approfondita conoscenza del mondo classico, il rovescio della medaglia di quanto sostenuto dagli imprenditori, e che usano collegamenti azzeccatissimi tra quanto esisteva ieri e la situazione d’oggi, ad esempio il parallelo tra gli immigrati e gli antichi schiavi; che vengono accusate di far scappare gli imprenditori stranieri, visto che scappano davvero rincorsi da scandali ed insicurezze. Imprenditori che si rivelano per quello che sono: alla ricerca del profitto facile alla faccia dello  sviluppo economico e della democrazia ateniese, queste ultime due possono tranquillamente attendere tempi migliori; la rivolta che scoppia nell’isola di Evia con effetti a catena in tutto il paese. Ma alle mobilitazioni si aggiungono scomparse ed omicidi, che divengono dei veri e propri femminicidi, con annessi luoghi comuni come “ se l’è cercata”; “ alle donne piace essere guardate “ In questa situazione non facile da districare si aggiunge che il centro immigrati, tenuto sotto controllo da Zesisi deve traslocare, grazie alla cosiddetta riqualificazione urbana, verso un palazzo occupato dagli anarchici, i quali son ben voluti e riscuotono  simpatia e consenso in tanti quartieri, da Kieri ad Exarchia. Anche in questo indagine emerge la disillusione di Charitos, e quindi di Markaris, rispetto alla sinistra a tutto vantaggio di quella coscienza critica impersonificata da un gruppo di donne che difendono quell’identità culturale  messa a rischio da investitori senza scrupoli.

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