Recensione a cura di Simonetta Spurio
Il commissario Giacomo Costante è una persona normale, un comune funzionario pubblico che fa bene il proprio lavoro. Come molti suoi colleghi.
Anche se qualcuno potrebbe non trovare normale tutto ciò e al di là di facili e scontate ironie, intendo dire che non è un personaggio con gusti originali, passatempi inusuali o personalità stravagante.
Trovo questa caratteristica abbastanza distonica rispetto al panorama di investigatori più o meno eccentrici di cui ho letto.
La stessa considerazione vale per gli altri protagonisti del libro: sono perfettamente credibili all’interno degli ambienti in cui si muovono.
La scrittura è ricercata e analizza gli ambienti ed i personaggi in modo profondo; anche se, a volte, questo va a scapito del ritmo del “poliziesco”.
Il modesto parere? E’ un libro che si legge molto volentieri! E a Voi è piaciuto?