La prima cosa a cui obbligatoriamente non ci si può sottrarre è salutare con entusiasmo la nascita di POLAR incontro tra la casa editrice BookTribue lo scrittore Paolo Panzacchi. Esordio che avviene con una antologia di 140 pagine, pagine che ci parlano di cose misteriose, anzi nere Gli autori coinvolti possono risultare, ai più, dei non conosciuti, ciò non significa che compiono al meglio ciò che devono fare, il compito che devono svolgere .Devo dire che il primo racconto, Sorpresa, è un buon viatico per i successivi. Abbiamo a che fare con l’attrazione fisica di un insegnante verso le studentesse di riferimento; al femminicidio, all’ l’uomo che non regge di fronte l’assumersi le proprie responsabilità. Arrivi alla fine e ti trovi ad avere a che fare con un finale che non ti aspetti. Come detto prima, da Sorpresa ti avvii agli altri, come il secondo, La Fossa,tra incubo e realtà, con la determinazione nell’affermare che l’amore è solo e soltanto un’illusione e l’odio che si ritorce contro a chi lo trasmette. Sullo stesso filone,possiamo inserire il successivo, Voi non sapete cos’è l’amore, con al centro di quanto scritto, la “ gente “. Quella “ gente “ che vive grazie al fango della cattiveria, che vive nella “ normalità “ ed anche in questo caso abbiamo a che fare con l’amore, ma si tratta di un amore particolare, un amore malato .A proposito di illusioni cosa di, Il mercato, che mette in discussione la ludo dipendenza e le sale slot, luoghi della miseria in cui basta un niente per fottersi la pensione ed i soldi per l’affitto, che fanno crollare i sogni, in particolare tra chi cerca di sbarcare il lunario e vive ai domiciliari. Non si può parlare di tutto questo se non si prende in considerazione l’elemento portante di tante inchieste: l’autopsia, con Scatti autoptici. Approdare a “ La Rapina “ e ti rendi conto che la lettura intrapresa non sia poi così molto rilassante per l’estate. Malavita, sette sataniche, spaccio, truffa, estorsione, droghe sintetiche ( le gocce di paradiso ) e buon ultima l’inquisizione. E se prima abbiamo parlato di questioni riconducibili all’oggi, ecco: ” Il teorema dei perdenti “ con quattro morti inspiegabili ed un inceneritore per scorie pericolose. Ed un sentimento che supera gli altri, il senso della sconfitta, il non poter cambiare gli eventi in corso. A scanso di equivoci, non ho voluto privilegiare questi brevi racconti, rispetto a quelli non citati come s non volessi dare rilievo significato a questi ultimi, ma mi sono voluto attenere ad una scelta soggettiva che va incontro ai miei interessi di lettura. Detto questo c’è da augurarsi che la nuova casa editrice dia seguito a quanto iniziato.
Noir
RECENSIONE a cura di TODARO EDOARDO Di nuovo Genova, e non poteva essere diversamente. Quando abbiamo a che far con Bruno Morchio e con il