Recensione a cura di Dario Brunetti
Un gradito ritorno dell’inossidabile Gino Marchitelli che dopo “Il covo di Lambrate” mette leggermente da parte il commissario Lorenzi e da vita ad un altro incredibile personaggio già visto nel precedente romanzo, il professore Moreno Palermo che anche se avrà un ruolo marginale, sarà fondamentale e forse decisivo nello svilluppo delle indagini.
“ L’assenza “ è il nuovo noir psicologico dell’autore milanese che racconta una storia di fortissimo impatto emotivo. I protagonisti di questa intensa storia d’amore sono Paolo e Anna, entrambi vogliono mettere da parte la loro vita Anna con il marito geloso e possessivo Salvatore e Paolo con la moglie Laura per la quale non nutre più il dovuto sentimento.
La vicenda si snoda in più parti d’Italia: In Lombardia precisamente a Lodi, in Emilia, in Sicilia e in Puglia come quasi sempre a Carovigno, paese del brindisino tanto caro all’autore.
Non ritengo giusto addentrarmi nella storia, farei perdere ai lettori il piacere della lettura per un romanzo dove però possiamo trarne spunti e molti riflessioni.
Siamo nell’era del mondo cosidetto virtuale dei messaggi,delle chat e di un linguaggio freddo e distaccato che molte volte inganna e destabilizza, tutto ciò a livello psicologico crea ansia e spesso disappori o addirittura tormenti, l’autore focalizza l’attenzione su questa componente al quale gioca un ruolo sfavorevole nei destini delle persone.
Poi c’è l’elemento scatenante e imprescindibile che scuote il nostro paese: La violenza, un tema di cui non si smetterà mai purtroppo, nel romanzo questa parola ne è la vera essenza , perché siamo di fronte ad un noir che è capace di metterla ben in evidenza e in tutte le sue sfaccettature.
Siamo presenti ad una violenza di tipo verbale,fisica e psicologica che svilisce l’essere umano una facile preda vittima di qualcosa che lo rende praticamente inerme.
Infine c’è la società sempre priva e svuotata di valori morali, di un’ipocrisia e di un retaggio culturale che ancora regna in molte famiglie.
Marchitelli è riuscito ad imprimere forza e vigore su temi che sono sempre oggetto di dibattito e di sani e costruttivi approfondimenti, ma nello stesso tempo a farci emozionare, ci sono parti del romanzo decisamente toccanti e profondi che metteranno alle corde il lettore.
L’assenza è un romanzo necessario per sviscerare delle tematiche che l’autore ha messo in evidenza alla perfezione, ne ha tratto un noir psicologico che porta ad analizzare tanti concetti e offre al lettore la giusta opportunità di farsi mille domande e riflessioni su una storia attuale e dei giorni nostri facilmente riscontrabile nella società.
Come al solito nei romanzi di Gino Marchitelli ci sono sempre brani che accompagnano il libro e mi permetto di rispondere con una traccia altrettanto significativa per il romanzo in oggetto.
Don Bachy-Canzone (1968)