Il secondo lavoro di Di Bartolo, “Vicenza giochi mortali” è un libro molto piacevole da leggere. Da un punto di vista tecnico, mi è sembrata notevolmente miglorata la struttura del romanzo così come la sua fluidità. Non ci sono descrizioni fuori luogo, ma sono tutte funzionali e perfettamente integrate alla storia del romanzo. Le descrizioni dei personaggi poi, mi sono parse essenziali ma allo stesso tempo molto funzionali: poche righe per farsi una chiara idea sui “ragazzi” e sulle loro abitudini. Il risultato è un romanzo che si fa leggere in fretta, che incuriosisce pagina per pagina tra cui aleggia un colpo di scena paventabile (e non è sempre un male) ma estremamente efficace. La parte “poliziesca” prende un po’il sopravvento su quella investigativa, ma il mix che ne risulta è molto più che gradevole. Un grosso passo avanti rispetto al precedente, un ottimoantipasto per il prossimo libro!
La citazione : “ I tipici discorsi delle cerimonie di inaugurazione aleggiavano sulle teste di un folto uditorio annoiato, ma pronto al battimano di circostanza”
Votazione : 4/5