Viaggio infinito è il nuovo romanzo dello scrittore e sceneggiatore Antonio Gerardo D’Errico edito Homo Scrivens. Il testo si avvale della preziosa prefazione di don Luigi Ciotti e della postfazione dello scrittore e giornalista di origine irachena Younis Tawfik.
Viaggio infinito che in arabo significa Al-Riha è una pregevole opera tratta da una storia vera, narra l’incontro di Youssef e Mohammed. D’Errico ci fa rivivere le vicende personali dei due protagonisti che cercano di dare un futuro alla loro esistenza.
Come diceva Enzo Avitabile nel testo della canzone Mane e mane: chi non conosce l’oscuro non può capire la luce”, e quel taccuino di viaggio nel quale i ragazzi si raccontano, raccoglie pagine di sofferenza e dolore. Ma Youssef e Mohammed sono aggrappati a quell’ancora di salvezza che si tramuta in speranza e voglia di rinascere.
Desideri e sogni per dare un cambiamento radicale alla propria vita, come accade in Mohamed che dopo aver trovato rifugio in un piccolo villaggio del Sahara raggiunge Casablanca e in una discoteca conosce Layla, studentessa di comunicazione e marketing e viene rapito dalla sua bellezza, ma accadrà qualcosa di imprevisto.
Mohamed va via da Casablanca e grazie a degli amici sinceri riesce a sbarcare a Torino e a prendere servizio in uno dei più importanti alberghi della città dove lavora Youssef, capo di un team di camerieri.
Tra di loro che provengono da una cultura diversa nascerà una grande amicizia, condivideranno sogni e aspirazioni che li legherà per sempre.
Passerà del tempo e i ragazzi si ritroveranno nel mondo della rete e dei social, si racconteranno momenti particolarmente dolorosi della storia dell’umanità degli ultimi anni; dagli attentati terroristici a Parigi all’attacco solitario sul lungomare di Nizza, per passare alla tragedia avvenuta sulle coste calabresi con a bordo duecentocinquanta migranti.
Come sottolineerà Don Ciotti nella prefazione: bisogna finirla di definirle migrazioni, sono deportazioni indotte!
Viaggio infinito è una storia in cui vengono racchiuse le emozioni, il valore dell’amicizia diviene un sentimento fatto di bellezza, di reciprocità, di conforto. D’Errico si avvale di uno stile leggero e comprensibile affinché questo testo sia alla portata di qualsiasi lettore.
Un racconto vivido e pulsante per ritrovare la pace dell’animo interiore e dar voce come promesso alla storia di Youssef.
Solo un animo sensibile e nobile può asciugare quelle lacrime e prendersi cura di un racconto intimo, Antonio Gerardo D’Errico con delicatezza trasforma quelle parole in un romanzo attraverso un gesto di profonda umanità.
Dove vi è umanità, ci sarà sempre fratellanza!