Il ciclo con protagonista il Pm romano Manrico Spinori sbarca alla sua sesta avventura con questa nuova intricata indagine che ci porta nel mondo della haute cuisine. Un pasto consumato al ristorante Controcorrente non è per tutti. Selezionati clienti, altolocati membri della comunità hanno il privilegio di accedere a un viaggio culinario proposto dallo chef Marini nel quale tutti i sensi sono coinvolti, dalla vista (dove un impiattamento ricercato simboleggia la firma dell’artista) alla ricerca degli ingredienti più pregiati per esaltare le papille gustative.
Una sera però qualcosa va storto, ai commensali vengono serviti funghi allucinogeni, il video trasmesso dalla testata di gossip ‘NDOSPIOSPIO è piuttosto esilarante con gente che vede ragni, chi balla, chi manda baci e chi lancia piatti, al grido di “Vedo la luce, mio Signore, vedo la luce!”. Come è potuto succedere?
La faccenda si complica quando viene trovato morto Vladimiro Micheli, colonnello dell’esercito. Vista l’importanza dell’indagine il procuratore decide di interrompere le vacanze di Manrico Leopoldo Costante Severo Fruttuoso Spinori della Rocca , chiamato il “contino” per le sue origini aristocratiche. Manrico è l’uomo dei grovigli di “alta classe”, si occupa di casi dove si necessita di determinazione e competenza tecnica ma soprattutto di abilità diplomatiche, nervi d’acciaio e capacità di interpretare i contesti sociali.
L’indagine parte subito in salita, in quanto viene autorizzata la precoce riapertura del locale per evitare perdite economiche, ogni prova viene quindi distrutta. Dalle analisi effettuate sui pazienti ricoverati presso l’ospedale Spallanzani di Roma viene individuato l’agente allucinogeno, il psilocybe semilanceata, contenente psilocibina, famoso fungo che aveva fatto la storia negli anni Sessanta perché era famoso tra gli hippy…Ma colpo di scena!…… quello che aveva provocato la morte del colonnello proveniva invece dall’amanita falloide, (contenente un potente veleno l’alfa-amanitina), che risulta mortale assunto anche in minime dosi.
Possibile un errore del genere in un locale così rinomato? Il ritrovamento di una potente microspia proprio posizionata sotto il tavolo del colonnello apre scenari più ampi, con l’entrata in scena dei Servizi Segreti e il ritrovamento di un secondo cadavere.
La trama è ben articolata, il protagonista mantiene i tratti già manifestati nei romanzi precedenti, conquista il lettore con la sua sagacia, il suo umorismo e le intricate storie d’amore più o meno sfortunate. I personaggi sono ben caratterizzati e credibili nei dialoghi, il libro è scorrevole e non delude i lettori più affezionati, ma si può leggere anche non conoscendo i volumi precedenti.


