Se vi dicessi :
1) La storia di questo romanzo è un viaggio con papà a distanza di anni in cui il genitore affiatario del minore è la madre.
2) Il romanzo è molto bello correte in libreria e procuratevene una copia!
Mi prendereste per pazzo. Avreste ragione. Ho omesso tre piccoli particolari :
1) La madre in questione è un editor
2) Il padre prima di partire le lascia in visione un libro che narra di un rapimento…
3) Padre e figlio diventano irraggiungibili durante la loro gita…
Che ne pensate adesso? Morite dalla curiosità di sapere come è possibile intrecciare due storie tra loro, creare un’altalena di emozioni, vivere attraverso gli occhi della protagonista tutte le ansie, le analogie, le congetture presenti in questa storia?
Se si fate bene. Quello che non c’è scritto è un noir ben scritto, capace di incuriosire pagina dopo pagina, di sviscerare sentimenti umani attraverso l’interrogazione del proprio io, per arrivare a vedere cose che non ci sono e, magari, non vivere la realtà. Il grosso difetto di questo libro è che si finisce presto, troppo presto. Al rientro dalle vacanze, procuratevi questo titolo, non ve ne pentirete!
Votazione : 4/5