Trama
Il successo di Johannes Bückler ha superato la “bolla” di Twitter per entrare nelle case degli italiani con la sua prima raccolta di storie per People, uscita nel gennaio 2020, intitolata Non esistono piccole storie. Perché a tutti piacciono le storie, le storie vere, a volte “piccole”, ma dal significato enorme. Non esistono piccole donne è una sorta di Spoon River, composta da storie originali, in cui a prevalere sono le emozioni e i sentimenti. Storie dedicate al protagonismo delle donne, narrate come sempre in prima persona, quasi che Bückler assumesse la loro identità, raccontando. Eroine e vittime, spesso accantonate nella memoria comune per lasciar posto agli uomini. «Quante donne non hanno visto riconosciuto il proprio lavoro, o peggio, sono state dimenticate?» si domanda l’autore all’inizio del testo. «Sicuramente troppe» la risposta. Questo libro cerca di raccontarne alcune (tutte sarebbe impossibile), per dar voce a coloro che si sono affacciate nella Storia, lasciando un segno che neppure l’indifferenza altrui ha potuto scalfire.
Recensione a cura di Manuela Baldi
Seguo Johannes Bückler su Twitter e le storie che propone mi catturano sempre. Questo è un libro che raccoglie le storie pubblicate con protagoniste donne. L’autore, anonimo per scelta, usa come pseudonimo il nome di un brigante tedesco nato alla fine del 1700 e giustiziato nel 1803. I suoi tweet non hanno cadenza regolare sono piccole pillole di storia. La particolarità è che i personaggi si raccontano in prima persona e sono spesso poco noti. Con 5/6 tweet leggiamo un piccolo racconto sulla vita del personaggio. Una parte dei tweet sono stati pubblicati in un primo libro “Non esistono piccole storie”, raccolta di vite altrui e poi in questo “Non esistono piccole donne” sono state pubblicate storie di donne, scritte in prima persona, nelle quali le donne ci raccontano chi sono e cosa fanno. Sono 10 capitoli, che raccolgono storie di donne più o meno famose, più o meno conosciute. Il primo capitolo è intitolato “Arte e Letteratura” con storie fra le altre di Artemisia Gentileschi, Diane Nemerov Arbus, e l’ultimo è dedicato alle “Altre Storie” con Mary Ann Bevan, Maria Plozner Mentil, Violet Constance Jessop. I titoli degli altri capitoli fra il primo e l’ultimo sono: Nazismo, Razzismo, Resistenza, Ribellione, Scienza, Sport, Storia, Vittime. Ogni capitolo contiene dai 3 ai 6 racconti, ogni racconto è fatto di poche pagine nelle quali è condensata la vita delle protagoniste. E’ un libro che dovrebbe essere letto da tutte e tutti, per comprendere quanto le donne nel corso della Storia, recente e meno recente, siano state osteggiate e represse in tutti i campi. Donne che, per intelligenza, capacità, preparazione, nulla avevano a che invidiare agli uomini, donne che non hanno visto riconosciuto i loro meriti, che si sono viste derubate dei loro studi, nel nome dell’incapacità di riconoscere non solo la parità ma anche la loro intelligenza e preparazione.
Mi piacciono queste storie perché sono sempre motivo di riflessione ed è per questo che penso che “Non esistono piccole donne” di Johannes Bückler, People ed. sia un libro da leggere e far leggere. Per imparare a non commettere gli stessi errori, per insegnare a rispettare tuttə, per considerare ogni persona in quanto tale e non per il genere di appartenenza.
Dettagli
- Genere: Narrativa
- Copertina flessibile: 272 pagine
- Editore: People (29 ottobre 2020)
- Collana: Storie
- Lingua: Italiano