Recensione a cura di Elio Freda
Il primo romanzo edito in Italia dedicato alle avventure di Dan, “il detective calvo” dalla Marsilio è un giallo di discreta fattura, estremamente godibile senza però troppe pretese. Lo stratagemma di utilizzare come protagonista non un professionista, bensì un detective improvvisato, giustifica (almeno in parte) indagini che risultano estremamente semplici, talora più frutto di un colpo di fortuna. Le circostanze per cui ad un certo punto il cerchio si restringe su un piccolo gruppetto di sospetti sembra frutto del caso. Infatti, per uno strano scherzo del destino, tutti i protagonisti coivolti, appartengono alla stretta cerchia di Dan o di sua moglie Marianne. La trama principale e i subplot di contorno sono ben strutturati e coinvolgono il lettore. Alcuni personaggi (soprattutto nel distretto di polizia) peccano di caratterizzazione, per cui talora ci si perde tra i tanti nomi “senza un volto”. Buona al contrario la caratterizzazione del protagonista, così come di almeno parte dei suoi comprimari. Forse un tantino eccessiva l’efficenza dell’improvvisato detective al cospetto di una stazione di polizia un pochino allo sbaraglio.
Nel complesso un giallo apprezzabile, come opera prima, anche se mi aspetto evoluzioni e miglioramenti nei prossimi capitoli!