Recensione a cura di Dario Brunetti
I delitti di Bologna è il nuovo romanzo di Massimo Fagnoni uscito per la Fratelli Frilli editori. Nono capitolo della serie dedicata all’investigatore Galeazzo Trebbi che deve indagare sulla morte di Nicola Nanni, ucciso da un pirata della strada, secondo la versione di suo padre. L’uomo si è presentato presso lo studio dell’investigatore e introdotto dal suo socio tunisino Faid, gli racconta dello scoramento di suo figlio nell’apprendere la notizia della morte della sua fidanzata Lena Guermandi per via di un tumore mal curato dal noto chirurgo De Santis.
Secondo Nicola, il dottore ha sottovalutato il male della ragazza e ha scelto di trascorrere le sue ferie e di operarla al suo rientro. Le metastasi hanno preso il sopravvento ed è stato troppo tardi salvare Lena. Nicola ha effettuato un’indagine privata per incastrare proprio De Santis, ma qualcuno ha deciso di eliminarlo. Sarà stato proprio il medico? Saranno andati realmente così i fatti? il padre di Nicola si affiderà al buon investigatore per ottenere giustizia a tutti i costi.
Come se non bastasse a Bologna vengono denunciati strani furti nelle case di poveri anziani ad opera di giovani truffatori.
Siamo nella Primavera del 2020 e Bologna è in piena emergenza pandemia; nel nostro paese questo tipo di fenomeno porterà una svolta radicale negli usi e nelle consuetudini di una popolazione che nel corso degli anni tenderà sempre più a isolarsi. La paura del contagio finirà col divenire quasi uno stile di vita negli adulti e soprattutto nei più giovani. L’impatto sarà devastante e negli anni a venire aumenteranno le persone che soffrono di disturbi d’ansia alimentata dalle conseguenze economiche legate dalla perdita del lavoro e dell’umore che porterà le stesse a socializzare sempre meno.
Ad accentuare il fenomeno sarà l’eccesso di informazione servite dai media, con una diffusione esagitata di notizie spesso contradditorie che porteranno alla completa destabilizzazione.
Sarà un po’ quel che accadrà ai personaggi di questo noir anche loro spiazzati dal fenomeno della pandemia.
Due storie che viaggiano su due binari paralleli e che non mancano di quel ritmo serrato che coinvolgerà gli amanti di questo genere letterario, Fagnoni ne è un veterano e lo dimostra la sua prolifica produzione nel corso degli anni e del modo in cui si è approcciato garantendo testi di qualità che affrontano delle tematiche sociali più che rilevanti e attuali presenti nel nostro paese.
Il noir ancora una volta diventa un escamotage non solo per raccontare il fenomeno della pandemia, ma casi di malasanità, piaga sociale dei nostri tempi e i furti compiuti ancora oggi ai danni dei più deboli, come gli anziani che cadono spesso in trappola, se il tutto è racchiuso in una storia che si avvale di una trama ben congegnata, il risultato è vincente, ma ancora di più convincente e credibile agli occhi dei lettori.
I colpi di scena non mancheranno nel finale, soprattutto se c’è un terzo incomodo nel cammino dell’assassino, ma toccherà a voi lettori scoprirlo!
