Genere:
L’ora buca – Valerio Varesi
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Trama

Nell’aula professori di una non meglio identificata scuola superiore, con una regolarità dettata dagli orari di docenza e soprattutto dalle anelate ore buche, due insegnanti di scienze si incontrano, chiacchierano del più e del meno e disquisiscono di massimi sistemi sotto lo sguardo benevolo e forse moderatamente onnisciente dell’epicureo bidello Mario. Avendo formazione scientifica, i due uomini non possono evitare di valutare la loro condizione – umana, s’intende – precariamente associata a quella di un pianeta che assomiglia molto a un arancino (con una crosta fragile e un centro incandescente) vagante nell’universo infinito. Per uno dei due, d’ora in poi il Professore, è anche diventato difficile, se non impossibile, rispettare i dettami del programma: gli pare umiliante raccontare e vendere per certezza granitica qualche legge, confutabile per sua stessa natura, a quei ragazzi che di certezze ne hanno pochissime. È così che, per conquistare un posto nel mondo che sia all’altezza delle sue ambizioni, il Professore si imbatte nell’Agenzia. Che dopo una serie di workshop e di test, lo arruola nelle sue fila per una missione molto particolare: distruggere la reputazione di un uomo politico diffondendo fake news. Niente di più facile, e un trampolino di lancio per il Professore. Ma soddisfare le aspettative della inquietante e potentissima Agenzia, non basta. E il patto del Professore prevede un prezzo sempre più alto.

Recensione a cura di Gino Marchitelli.

Un romanzo particolare questo di Valerio Varesi. Una storia che si discosta dai lavori del commissario Soneri al quale piacevolmente siamo abituati. “L’ora buca” è la trasposizione dell’orrore informativo e informatico che ci circonda, che attanaglia e strangola le nostre vite. Non è un caso che l’autore non citi mai per nome il personaggio principale, il protagonista, il professore inquieto che può rappresentare uno qualunque, uno di “noi”. Un uomo – o donna – indefinito/indefinita a cui la vita di tutti i giorni va stretta. Compressa tra la routine quotidiana di un lavoro non più gratificante che ha perso il piacere di svolgerlo, un’anonima vita sentimentale e una ridda di pensieri che giorno dopo giorno aprono la frattura nella mente del protagonista e lo portano a cercare un qualcosa che possa gratificarlo, fargli assumere un ruolo nella società, renderlo vivo, dargli in qualche modo una notorietà.

Il romanzo di Varesi rappresenta perfettamente la tragicità dei tempi odierni, l’impossibilità a mantenere distinti i piani tra una vita reale e una vita virtuale che, nel caso del professore, nel tempo, passo dopo passo, trasformerà l’esistenza stessa del personaggio trascinandolo nell’abisso. E’ una storia a mio parere sconvolgente. Nessuno come Valerio, fino ad oggi, è riuscito a raccontare in modo così preciso, puntuale e dettagliato, il percorso di morte, l’assassinio della personalità che i social e comunque l’utilizzo indiscriminato del mondo informatico compiono con continue incursioni nelle nostre vite trasformandole, modificandole, adattandole alle immagini volute dal sistema e non più dalla libera scelta di ognuno di noi.

L’agenzia “plasma” la realtà, le persone, la vita e l’adatta alle pulsioni più feroci che ogni persona può avere nascoste dentro dando legittimità e proscenio a tutto, anche al peggio, nell’ottica continua e sempre più alcuno scrupolo del mondo economico e finanziario. Alla fine del libro si rimane quasi sbigottiti, disorientati da come la morte di chiunque, la distruzione della reputazione di una persona, può diventare un fatto non casuale ma costruito a tavolino da chi ha interesse a “eliminare” una persona, fisicamente o no non ha alcuna importanza, perché quel che conta è gettare discredito, creare dubbio, lavorare sul falso ideologico e strutturale.

E’ un romanzo da leggere per riflettere su come il male che ci circonda non sia più solo quello apertamente

riconoscibile della mala politica, del razzismo, dei nuovi fascismi e dello sfruttamento dell’uomo, della natura e del pianeta, dell’ignoranza dei popoli e delle genti costruita ad arte da sistemi di dominio che massacrano con quotidiana precisione la scuola, la cultura e l’arte… ma di come l’informatica senza controllo, l’invasione die nuovi barbari del web stia falcidiando la democrazia e metta in serio pericolo la nostra stessa vita.

Chapeau alle grandi e rinnovate capacità del signor Valerio Varesi di analizzare in modo approfondito e spietato i mali della nostra società attuale. Alla fine del libro mi sono guardato intorno e ho cercato quanti robot, con sembianze umane, riempiono la nostra vita e dove si possano ancora trovare cervelli veri, sani e che non si lascino influenzare dal nuovo dominio dell’elettronica… e ne trovo davvero pochi.

Dettagli

  • Genere: Noir
  • Copertina flessibile: 366 pagine
  • Editore: Frassinelli (Aprile 2020)
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-13: 9788893420662
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