L’ombra del falco –
Alla semplice vista dell’ombra del falco, i piccoli animali che ne sono prede si immobilizzano o scappano terrorizzati. Anche se sono appena nati, già sanno che è un predatore, è un’informazione scritta nel loro DNA. L’ombra di un predatore umano sconvolge una tranquilla cittadina della provincia friulana. In una discarica viene ritrovato il corpo sventrato di una ragazza. Pochi giorni dopo, alla questura arriva una busta, che contiene una lettera e un DVD, con cui l’assassino sfida la polizia, e in particolare l’ex agente Alex Nero, che viene richiamato in servizio per tentare di catturare il serial killer. La strada per arrivare alla soluzione del caso sarà tortuosa e irta di insidie e pericoli, fino alla sconvolgente rivelazione finale.
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Recensione a cura di Elio Freda

Primo romanzo per l’esordiente Pierluigi Porazzi a mio giudizio gradevole ma non convincente. Molti i temi toccati dall’autore. Forse troppi. Tutti assieme, in un unico romanzo, finiscono per creare in pò di confusione e fanno perdere la linearità della trama. Il personaggio principale, Alex Nero, non è il massimo dell’innovazione (il classico ex agente dal passato oscuro e dalle capacità superlative che viene allontanato dalla Polizia, ma che viene richiamato qualora occorra per sbrogliare la matassa). La denuncia di una società corrotta, cozza un pò con la voglia di far luce sul caso e non si capisce bene quanto e perchè una componente prevalga sull’altra. Inoltre alcune affermazioni (una su tutte : indagare su un serial killer dopo solo un omicidio) appaiono non proprio esatte ma utilizzate come espediente per sviare il lettore. Buona invece la capacità di scrittura e di creare un romanzo che si lascia leggere senza particolari pretese. Mi sembra un autore dalle buone potenzialità, ancora tuttavia un po’ “acerbo”. Aspettiamo il prossimo!

Recensione a cura di Alessandro Noseda

Quando leggo libri come “L’ombra del falco” di Pierluigi Porazzi (finito in due giorni, 287 pagine) lo ammetto, m’incazzo un po’. Per varie ragioni. È un thriller perfettamente congegnato, ben scritto, con i tempi giusti, l’opportuna suspense ed i necessari colpi di scena, cosa decisamente non facile. Forse, inconsciamente, sono geloso della indiscutibile qualità del prodotto. Poi mi domando, e non trovo risposta, perché continuiamo a comprare romanzi di scrittori stranieri mediocri quando abbiamo dei talenti connazionali che non hanno nulla da invidiare ai mostri sacri del nord Europa e di oltre Oceano. Infine mi chiedo come mai i nostri (segnatamente librai e commentatori) non diano il medesimo risalto ai casi editoriali italiani.

Non vi anticipo nulla della storia ma credo che, passeggiando per Udine, vi guarderete le spalle!

Buona lettura.

Video-Trailer :

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