La pioggia – Pienicola Silvis
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La pioggia – Pienicola Silvis

Trama

Roma, Trastevere. Cinzia e il suo ragazzo Harry comprano qualche grammo di eroina ma vanno in overdose, e Harry muore. Renzo Bruni e la sua squadra vengono inviati a indagare sulla vicenda per risalire la catena dello spaccio romano e individuare chi ha venduto la dose letale. Ma, mentre gli investigatori muovono i primi passi, il cartello Jonico, l’onnipotente organizzazione che gestisce il commercio di coca ed eroina in tutto il Paese, trama, su indicazione di misteriosi mandanti, un piano criminale chiamato in codice la “Pioggia”. È un progetto in cui girano centinaia di chili di eroina, milioni di dollari e altrettanti barili di petrolio. Il vertice del cartello Jonico è controllato dalla ’Ndrangheta e dal potente padrino calabrese don Vittorio Santofuri, coadiuvato dal suo uomo di fiducia, Armando Nativo. Se attuata, la Pioggia porterebbe alla morte certa di migliaia di tossicodipendenti. Tutto sembra andare secondo i piani del cartello, quando compare una variabile assolutamente inattesa: Annina Latini, la madre di Cinzia, donna apparentemente tranquilla, che si inserisce nelle indagini come un cuneo d’acciaio…

Recensione a cura di Manuela Baldi

Piernicola Silvis ci ha abituati a trame complesse, questa volta ci consegna un libro poderoso che si legge con crescente interesse e voglia di capire. Un‘ indagine imposta, al Capo non si può dire di no, lo fa rientrare precipitosamente a Roma. Partendo dall’overdose di Cinzia, una ragazzina diciottenne, figlia di … e dalla morte del suo ragazzo, si arriva molto presto a un’indgine intricata, delicata e sottotraccia per la quale Bruni ha bisogno della sua squadra. Solo loro conoscono la verità, ai colleghi cui competono le indagini non si può svelare troppo. Durante un’intercettazione si parla di “Pioggia” e i poliziotti cercano di capire cosa voglia dire ma non è semplice, Bruni intuisce che l’indagine stia per diventare qualcosa di diverso. Per trovare la verità, Bruni infrange leggi e regolamenti prendendosene la responsabilità, la sua squadra e i colleghi lo supportano ma è tutto giocato su un filo. La trama è un intreccio complesso che permette di dare uno sguardo alle ramificazioni del malaffare. Da una parte abbiamo la ‘Ndrangheta che controlla lo spaccio a Roma con un’organizzazione degna della miglior azienda, ma che rimane una granitica organizzazione nella quale si risponde in prima persona degli errori propri, della propria famiglia e dei propri uomini, ci sono i fornitori sudamericani, un mediatore maltese, dall’altra, persone, politici che sono pronti ad usare qualsiasi mezzo per esercitare il potere in tutte le sue forme. In questo romanzo le vicende personali sono messe da parte, l’indagine con i suoi intrecci prende lo spazio che le serve. Molto interessante la figura di Annina, la madre di Cinzia, grazie a una circostanza fortuita e alla sua capacità di “diventare” un’altra persona, si presta a cercare informazioni da uno spacciatore, Nobel Dicroci. Annina, scalerà la gerarchia fino a diventare la donna di don Santafuri, il padrino, e sarà una pedina importante fra le mani di Bruni. Nonostante la lunghezza, letto d’un fiato, la scrittura di Silvis scorrevole e precisa, la sua conoscenza delle dinamiche investigative e dei rapporti interni rende tutto molto credibile.

Consigliato per l’intreccio interessante anche a chi non avesse letto i precedenti perché la storia è autoconclusiva, ovviamente anche a chi avesse letto i libri precedenti con protagonista Gianlorenzo Bruni.

Dettagli

  • Genere: Thriller
  • Copertina flessibile: ‎ 672 pagine
  • Editore: ‎ ‎ SEM (26 agosto 2021)
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: ‎ 8893903180
  • ISBN-13: 978- 8893903189     
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