Recensione a cura di Francesca Mancini
Ispirata a fatti realmente accaduti, questa storia delicata e toccante mi ha coinvolta già dalle prime pagine.
Antonio, alla vigilia dei suoi 18 anni, si trova a dover affrontare un viaggio con il padre: i due si conoscono poco perché il padre è andato via di casa quando Antonio era ancora un bambino, e i malintesi e fraintendimenti che si sono stratificati nel corso degli anni hanno lasciato posto ad ostilità e rancore nel cuore del ragazzo.
Ecco allora che il viaggio verso una Marsiglia tanto pericolosa quanto affascinante, diventa per i due protagonisti anche un viaggio interiore, alla scoperta l’uno dell’altro, attraverso un dialogo dapprima distaccato e poi, finalmente, sempre più intimo.
Lo stile di scrittura dell’autore è raffinato e scorrevole, l’atmosfera molto curata e il finale commovente.
Consigliato, senza dubbio.
Recensione a cura di Franco Vianello
“Se la gente crede che la matematica non sia semplice, è soltanto perché non si rende conto di quanto sia complicata la vita”.
Siamo all’ epilogo di una stupenda storia, vissuta tra le vie di Marsiglia, che vede protagonisti un padre e un figlio che si ritrovano a passare 48 ore insieme per necessità ma riuscendo a creare in poco tempo complicità e ritrovare un dialogo perso da anni.
È sempre un lutto terminare la lettura di un libro che ti è piaciuto.
Con Carofiglio è sempre così, che siano i suoi gialli o le storie intense che ci regala, alla fine rimane sempre un vuoto dentro.
Le tre del mattino: intenso, commovente, vero… è Carofiglio!
Recensione a cura di Federico Bucarelli
Non sempre arriva il momento che padre e figlio diventino amici.
Per Antonio e suo padre il momento arriva inaspettato, in territorio neutro, a Marsiglia, dove i due si trovano per chiudere il conto con un problema di salute di Antonio.
Il soggiorno si allunga inaspettatamente e così, complice la forzata convivenza in una città che pare ostile ma che diventa familiare e amichevole con il passare delle ore, quasi in una sorta di parallelismo anche il rapporto tra i due si distende fino ad arrivare ad una intimità tanto sorprendente quanto foriera di felicità.
La necessità di far passare il tempo senza dormire (è il tempo che passa, non noi che lo facciamo passare), li porta a girovagare e a vivere situazioni bizzarre ma anche piacevoli che danno il coraggio di mettere a nudo le proprie fragilità, raccontarsi l’uno all’altro e ricomporre le proprie storie.
Antonio si sorprende nella scoperta di un uomo incline alle relazioni, a mettersi in gioco, mentre il padre lo accompagna e lo aiuta in poche ore a fare il salto verso una nuova vita.
Carofiglio emoziona (bisogna dilapidare la gioia, è l’unico modo per non sprecarla) con questo libro che sembra un film, un book-movie, che si potrebbe intitolare Tutto in due notti.
Sarebbe ingannevole etichettare il libro come una lettura per soli uomini. Io lo suggerisco anche alle donne, e non solo a quelle che capiscono l’universo maschile.