Ritorna Riccardo De Palo (dopo l’esordio con un romanzo sulla vita di Diego Velázquez, il pittore prediletto dal re Filippo IV di Spagna) e si presenta ai lettori con una nuova storia gialla che vede protagonista l’ispettore Lukas Moroder coadiuvato da una squadra di brillanti agenti: l’affascinante Helga Schneider, perdutamente innamorata di lui e due meridionali d’eccezione, l’inossidabile Massimo Proietti (romano) e il napoletano Ciro Esposito, chiamati a indagare sulla misteriosa e alquanto strana morte della bibliotecaria Anne Rose Werfel.
La caduta della Werfel in un roseto di alta quota porta a sospettare un suicidio. Evidenti segni e lividi sulle braccia della donna fanno, però, presagire il contrario. L’ispettore, attento osservatore, desume dalla posizione della vittima e dal modo in cui è precipitata, che la dinamica della situazione non è quella che sembra.
La confraternita della rosa nera è un giallo del tutto godibile che si offre al lettore nella sua genuinità e freschezza, lo si gusta come un piatto saporito perché i protagonisti sono amanti della buona tavola e nel corso delle indagini possono apprezzare le specialità sud tirolesi e anche il buon vino che le accompagna.
L’ambientazione è particolarmente suggestiva ed è uno dei punti forti del romanzo, le Dolomiti, scenario da brivido, vedranno il protagonista impegnato nelle sue escursioni da grande scalatore fin quando non accuserà le sue immancabili vertigini; ma sarà in città come Vienna e Innsbruck, compresa parte della Germania, che il nostro Moroder troverà pane per i suoi denti: poliziotti corrotti pronti a mettergli il bastone tra le ruote.
L’orologio fermo della vittima rappresenta il suo legame col tempo e richiama particolari che non sfuggono agli amanti del giallo di vecchia scuola.
Romanzo denso (fin troppo) di citazioni musicali “dance” in omaggio a Giorgio Moroder, grande disc jockey e fenomeno della musica elettronica. Molti sono i riferimenti a pellicole cinematografiche ad esempio “Bianca” di Nanni Moretti o a colonne sonore come quella del celebre film “Fuga di Mezzanotte” e non mancano neppure rimandi a personaggi storici: dal genio di Leonardo Da Vinci al filosofo Heidegger o, ancora, a concetti riguardanti l’esistenzialismo.
Direi davvero convincente il nuovo lavoro di Riccardo De Palo: cosa si può nascondere dietro a una rosa nera? Bisogna leggere questo giallo, ricco di spunti e impreziosito da citazioni che danno un tocco fantastico alla storia, per scoprirlo!