Trama
Lolita Lobosco è stata promossa questore e deve trasferirsi a Padova. Ma gli inizi non sono facili: l’ambiente si rivela più intollerante del previsto, la nebbia confonde i pensieri e mortifica i capelli, l’orizzonte d’acqua di Bari è troppo lontano per curare la solitudine. Anche il lavoro stenta a decollare, e poi, con i nuovi colleghi, proprio non riesce a legare. Solo grazie all’aiuto e ai consigli di Giancarlo Caruso, affascinante vicequestore di origini siciliane, le cose migliorano, mentre un caso di bullismo – la scomparsa, nell’omertà generale, di un ragazzo da uno dei licei più in vista della città del Santo – mette a dura prova il talento investigativo di Lolì. Dopo tanto freddo, intorno e nell’anima, la commissaria più bella del Mediterraneo riesce finalmente a farsi richiamare nella sua amata Puglia, dove pure l’attende un mistero da risolvere: una sensuale arpista è stata massacrata in un appartamento. I sospetti sono tanti, ma c’è uno strano testimone… Alle due estremità della penisola, tra panzerotti e pettole di Natale, la passionale poliziotta barese torna a ricercare la verità, sui luoghi di delitti efferati e nel fondo stropicciato del proprio cuore.
Recensione a cura di Letizia Vicidomini
Ci sono personaggi, e chi legge tanto e per passione lo sa, che entrano nelle vite quotidiane e ci restano a lungo, a volte per sempre. Sono quei personaggi dotati di caratteristiche talmente uniche e reali che non è consentito pensare di loro che siano inventati. Dipende dalla bravura dello scrittore, certo, ma anche da qualcosa che non è necessario indagare, ma che esiste e ci fa felici, vivaddio.
Con Lolita Lobosco io ci sono andata al bar, a fare quattro chiacchiere davanti a un caffè. Abbiamo parlato a lungo al telefono, dei miei problemi e dei suoi, ci siamo confrontate su come affrontare certi dilemmi importanti: pettole pugliesi o pizza napoletana? Scherzi a parte, Lolita ti dentro e ci rimane. Per il suo modo profondo e lieve di affrontare i casi che le si presentano in qualità di Questora trasferita a Padova, città bella ma incomprensibile per chi come lei, sia abituata al blu del mare e del cielo di smalto della sua Puglia. Una città nuova e diversa, ma che le offre nuovi percorsi da intraprendere, professionali e umani.
Rispetto alle precedenti storie di questa dolce e tostissima donna di legge, calate totalmente e intrecciate al suo senso di appartenenza alla terra di provenienza, questa è più complessa per lei. Dovrà fare i conti prima di tutto con la nebbia, elemento nuovo e straniante, che sembra arrivare dentro di lei e confonderla. Eppure non è così semplice destabilizzare Lolita, che riesce a trovare un equilibrio anche lontano da casa, e a sciogliere i nodi di due intricatissime vicende, l’omicidio di una bellissima musicista e la scomparsa di un ragazzo straniero.
Agli storici aiutanti della Questora si affianca un nuovo importante elemento, Giancarlo Caruso, che proviene pure lui da un sud ancora più estremo, la Sicilia meravigliosa e dolente.
Caratteristica vincente della scrittura di Gabriella Genisi è l’autenticità, che paga sempre. Nessuna concessione a lirismi superflui, molti riferimenti colti e profondi che attingono alla vastissima conoscenza della scrittrice e un linguaggio fresco, quotidiano, che racchiude sottotraccia un intero universo di emozioni. Una lettura che lascia felici, commossi, un po’ più carichi di bellezza.
In bocca al lupo a Lolita in tv (i diritti sono stati opzionati da Zingaretti per la sua Luisa Ranieri), ma io continuerò ad amarla infinitamente di più sulla carta stampata.
Dettagli
- Genere: Gialli e Thriller
- Copertina flessibile: 208 pagine
- Editore: Sonzogno (8 Gennaio 2018)
- Collana: Romanzi
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8845426475
- ISBN-13: 978-8845426476