Recensione a cura di Elio Freda
Le cose dell’orologio, di Mario Borghi è un racconto lungo o un romanzo breve, una storia che oscilla tra realtà e sogno, tra prosa e poesia. E’ una possibilità che andrebbe valutata o una certezza basata sul dubbio.
Non sono malato ma forse contagiato.
Ok la smetto. Le cose dell’orologio è un lavoro originale e veramente gradevole da leggere, una storia narrata dai personaggi che la vivono, e che la narrano ciascuno a modo suo, con la chiarezza e la confusione necessaria che li contraddistingue.
Tra un sorriso a denti stretti e una riflessione approfondita, le pagine scorrono via veloci lasciando un retrogusto dolce-amaro.
Io vi consiglio di leggere questo libro che per me è stato come prendere un treno in partenza dalla stazione di una città imprecisata, ad un orario imprecisato (perché hanno rubato l’orologio della stazione) per rendermi conto solo all’arrivo che il viaggio è stato piacevole e che, tutto sommato vedendo dove sono arrivato, ne è valsa la pena.