L’ammiratore
Federica Ansaloni è una giovane scrittrice, divenuta famosa grazie alla fortunata pubblicazione del suo primo giallo, un libro molto crudo ed angosciante. Il successo le ha portato fama, ricchezza ma anche inquietanti lettere anonime di un ammiratore sconosciuto. Con la recente disponibilità economica, e per uscire da una situazione di “blocco” che a volte sorprende lo scrittore, Federica decide di acquistare un appartamento in un vecchio palazzo nel pieno centro di Bologna, un immobile che prima era stato lo studio della sua analista, una psichiatra alla quale Federica si era rivolta per uscire dalla malattia da cui è affetta, schizofrenia paranoica. In questo stesso studio la psichiatra è stata uccisa in circostanze ancora oscure. Qui Federica spera di ritrovare quella pace e allo stesso tempo quel groviglio di emozioni forti che le permettano di scrivere un nuovo romanzo. Quando decide di traferirsi nel nuovo studio Federica inizia pian piano a trovarsi al centro di episodi poco chiari, circondata da vicini di casa ambigui , che la spiano, accanto ad un fidanzato, Alberto, anch’egli enigmatico, un ispettore di polizia, Riosti, che la aiuta e le sta accanto , in un susseguirsi di avvenimenti che catturano il lettore fino a giungere ad un finale davvero sorprendente.
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Il libro merita due letture, la prima veloce, concitata , perché la trama è avvincente ed il lettore viene catturato dai diversi terribili episodi, c’è un misto di angoscia e desiderio di sapere come andrà a finire la storia di Federica, perseguitata dal suo inquietante ed ombroso ammiratore; una seconda lettura più attenta perché la tecnica narrativa che ricorre spesso ad escamotage induce il lettore a confondersi, non è facile distinguere tra realtà e finzione, tra le percezioni di Federica alterate dalla sua malattia (schizofrenia paranoica) e la realtà di uomini e donne che la circondano, la seducono e vogliono farle del male.

Curiosità e paura sono le sensazioni che si alternano nell’animo del lettore, dalla prima pagina fino alla fine, in un crescendo di emozioni.

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