Può un professore di neuroscienze, razionale fino al midollo, credere a leggende e suggestioni riguardo un paese nel Trentino nel quale si appendono crocifissi in ogni dove a causa di una misteriosa voce che fa sparire persone? Quest’ultime alloggiano nel ricovero all’interno di una grande villa dove il proprietario è famoso per il suo passato e per il suo carattere burbero per nulla smussato negli anni. Fin da subito al lettore appaiono lampanti i silenzi che nascondono altro da parte di chi lavora nella struttura, come appaiono insolubili certi fatti. Come può, ad esempio, un’anziana che non vede nulla perché affetta da glaucoma all’ultimo stadio, uscire dalla struttura di notte, percorrendo scale e recandosi fino all’inizio del bosco. Lì dove tutti scompaiono lasciando vestiti e scarpe in pieno inverno. E soprattutto perché nessuno ha ritrovato i corpi? Presumendo che la signora anziana non abbia urtato nulla perché nell’uscire procedeva con lentezza, nel bosco con temperature da iportemia non poteva prestare troppa attenzione quindi sarebbe andata a sbattere o sarebbe caduta da qualche parte o comunque avrebbe lasciato tracce ed invece nulla. Un avvocato dei familiari dell’ultima vittima mette al corrente Piero Montecchi, professore di neuroscienze con un passato traumatico. Il professore fa parte del CICAP , organizzazione che si occupa delle pseudoscienze e cioè del paranormale, dei misteri e dell’insolito cercando di dare definizioni razionali a vari fenomeni. Ma non tutti i fenomeni possono essere spiegati in modo razionale, non esiste razionalità che tenga in certi casi. Naturalmente Montecchi cerca di trovare spiegazioni su ogni cosa, accompagnato dall’ex maresciallo in pensione che lo porta in quello che una volta era un maso e che ora è un rudere dopo un devastante incendio che bruciò i corpi di ciò che rimaneva di una famiglia conosciuta in paese. Una storia macabra finita male, nella quale c’era lo zampino del direttore di Villa Imperiale, la residenza degli anziani scomparsi. Sembra semplice far luce con l’aiuto della razionalità, ma in professor Montecchi non si spiega molte cose da quel giorno in poi. Nel frattempo continuano a sparire persone e ad accadere morti sospette. Qualcuno non vuole che si arrivi alla verità? Faranno una scoperta sconvolgente, soprattutto per la gente del posto, ma riusciranno a spiegare tutto il resto e soprattutto a trovare i corpi degli scomparsi? Il primo anziano scomparve dodici anni prima e la voce rispetta una scadenza di due anni prima di tornare a prendere un’altra vittima. Lettura decisamente intensa e coinvolgente con suspense elevata per evitare che il lettore possa distrarsi in qualche modo. Fa stupire, verso la fine, il lettore che non immaginava uan scoperta eclatante riguardo un personaggio, ma per approfondire dovrete leggere questo libro.

Giallo

Recensione a cura di Dario Brunetti Livorno rosso sangue è il nuovo romanzo dello scrittore Diego Collaveri uscito per la Fratelli Frilli editori. Settimo capitolo della