Quello che ci troviamo di fronte non è una semplice raccolta di storie che hanno come protagonisti alcuni degli investigatori conosciuti ed apprezzati nel panorama noir italiano. Quello che ci troviamo di fronte è qualcosa in più, perché i dodici autori che hanno scritto in “ Indaga detective “ si sono resi disponibili per un progetto decisamente importante. Un progetto lanciato e proposto da Paolo Roversi per sostenere chi, come la Croce Rossa Italiana, è impegnato nell’intervenire in piena emergenza sanitaria. Sì perché, come giustamente scrive proprio Roversi, “ …… comprando e leggendo questo libro, avrai dato un contributo “ non secondario, aggiungo io. Che dire: subito con la prefazione si viene coinvolti, perché ci imbattiamo addirittura in Maurizio De Giovanni con Luigi Ricciardi, oltre a far intravedere un possibile ritorno del suo/nostro commissario De Giovanni, risultando di fatto il 13°, da una sorta di input agli altri autori di “ Indaga detective “. Ogni autore che ha dato il suo contributo, ha una città come riferimento. Non una città a caso, bensì la città che ha accompagnato i romanzi da loro scritti in precedenza. Milano è la città che risulta la più citata. D’altronde il connubio Milano/noir è ormai consolidato da tempo. Milano è la città che ha dato numerosi spunti agli autori di questo genere. Quindi da Sandrone Dazieri con il gratta e vinci che diviene il simbolo di un possibile riscatto sociale; a Paolo Roversi con il mai dimenticato giornalista hacker Enrico Radeschi ed il suo giallone; da Gianluca Ferraris e l’avvocato Ligas alle prese con il classico colpevole di niente se non del proprio passato;a Rosa Teruzzi che evidenzia ingrato il lavoro delle immigrate;con Enrico Pandiani ci spostiamo a Torino ed attraverso l’investigatrice privata Zara Bosdaves evidenzia l’esistenza di due Torino, non solo centro e periferia, ma quartieri che cambiano la propria fisionomia e vita, dalla mattina alla sera. Proprio Zara ci riporta al tema centrale del progetto di questo libro, in quanto si divide tra un’indagine ed il volontariato verso senzatetto e tutta quella umanità che risiede nel girone più basso, perché “ la scala della vita è sdrucciolevole e fai veloce a finire in fondo “.Il tour prosegue per arrivare a Parma con Daniela Grandi e la sua marescialla dei carabinieri che predilige la lettura al computer ( ! ); che per pensare alle sue indagini usa passeggiare e che essendo, tra le altre cose, nera suscita stupore, quando va bene, fastidio, nel peggiore dei casi; Da Parma a Ferrara con Paolo Regina, il finanziere capitano De Nittis ed il giornalista Giuseppe Bonfanti. Eccoci a Genova di Ronco & Paolacci con il vicequestore aggiunto Paolo Nigra e casi semplici che spesso sono quelli più tristi. Non poteva mancare la Toscana che Valerio Varesi, ed il commissario Soneri con Siena, ci porta nel mondo delle sette segrete e quanto del governare la paura è così attuale; Varesi entra direttamente nel campo filosofico con il ragionamento su cos’è oggi la democrazia; sulla comunicazione ed il suo controllo; e quindi la Firenze di fine ‘800 descritta da Leonardo Gori attingendo a Carlo Lorenzini, all’Artusi; all’antico ghetto ricettacolo di miserabili e malavitosi di fatto una città nella città .Lasciata Firenze, giungiamo a Pescara,con Romano De Marco ed la vicequestore Laura Damiani. Un De Marco quasi romantico nel descrivere il mare a settembre. Infine, una veloce emigrazione verso Londra, perché Luca Crovi ci prta verso, niente meno che Sherlock Holmes ed il suo creatore. Le ultime considerazioni non possono non essere sull’elemento che unisce i 12 autori: l’emergenza sanitaria e le modificazioni intercorse nel tessuto sociale con conseguenze del tutto imprevedibili:da una parte gli effetti benefici della reclusione forzata con la riscoperta di leggere i libri, della musica da ascoltare, cucinare …. ma dall’altra parte l’accapparamento di generi alimentari come se dovesse finire il mondo; l’emergenza sanitaria che accentua la crisi ed i suoi effetti sui più deboli; le zone rosse; il non stringersi la mano; città chiuse a doppia mandata; il tempo scadenzato dall’arrivo della chiusura obbligata, del lockdown; l’” andrà tutto bene “ …. forse. Comunque una buona lettura davvero per, tra l’altro un obiettivo da raggiungere, un obiettivo importante.

Noir

Recensione a cura di Dario Brunetti Gradito ritorno della coppia di autori genovesi formata da Alessio Piras e Daniele Grillo che ho avuto la fortuna