IL KILLER A LUCI ROSSE
Miguel Murillo, in arte Miky Moore, produttore e regista di film per adulti, viene trovato ucciso proprio mentre in città è in corso il festival Valencia Roja, dedicato all’industria del sesso e pubblicizzato con lo slogan «Il porno è cultura». Il grottesco allestimento del cadavere fa pensare a una vendetta, e certo nel passato di Miky non mancano le zone d’ombra… A occuparsi del caso è Nela Ferrer, di recente nominata ispettrice capo della Squadra omicidi, al suo rientro da Madrid da cui è «fuggita» in seguito a dolorose esperienze private. Ma il suo primo impegno nel nuovo ruolo non la aiuterà certo a ritrovare la serenità, soprattutto quando inizieranno a comparire nuove vittime e lei e i suoi agenti saranno costretti a immergersi nei più torbidi e inconfessabili segreti della buona borghesia locale…
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Al secondo libro che ho letto con al centro la questione delicata e controversa della sessualità, di quella sessualità considerata malata,deviata se non addirittura depravata; ammetto che fortunatamente mi sono imbattuto in due romanzi ben scritti ed interessanti. Il primo, italiano, di TERSITE ROSSI/MARCO GONZO: PORNOCIDIO, un consiglio rivolto a chi non l’avesse fatto  leggetelo merita, il secondo di una spagnola esordiente nel dar vita ad un romanzo: la scrittrice è Ana Martinez Munoz autrice di “Il killer a luci rosse “. E’ su quest’ultimo, con la sua copertina che dice molto su ciò che ci aspettiamo, che mi cimento nello scrivere alcune cose. Il tutto si svolge a Valencia, città nella quale si tiene un festival dal titolo decisamente particolare: “ Il porno è cultura “. Un festival che vede due schieramenti opporsi: da una parte associazioni che fanno riferimento all’integralismo cattolico e dall’altra le femministe che difendono certamente il festival ma anzi denunciano lo sfruttamento che viene fatto delle donne. Ma se è cultura, è anche morte. Miky Moore personaggio ambiguo, attore/regista di film per adulti viene trovato ucciso, in modo particolarmente violento, un personaggio coinvolto, nonostante l’archiviazione processuale, nel traffico di esseri umani per lo sfruttamento sessuale ed abuso di minori . E’ a questo punto che entra in gioco Nela Ferrer, ispettrice capo della squadra omicidi proveniente dall’unità di analisi del crimine violento. Nela dovrà immergersi nel sottobosco malsano contraddistinto da donne che nel momento esauriscono la propria funzione dell’esser prese, pagate per lavorare in un modo particolare, vengono abbandonate, donne che hanno un ruolo del tutto passivo, donne che sono esclusivamente un bene di consumo; da modalità sessuali importate dall’oriente, anzi dal Giappone, come ad esempio il bukkake: pratica sessuale di gruppo con partecipanti prevalentemente uomini che eiaculano su una persona e spesso con l’ingestione di sperma, oppure il sexting cioè l’invio di messaggi sessualmente espliciti ed il grooming: l’adescamentodi un minore tramite internet per abusarne sessualmente, le feste bianche fatte di sesso e cocaina, . Nela che valorizza e predilige il lavoro di squadra, che ritiene il gruppo un unico ingranaggio, ritenendo questo il metodo giusto per risolvere i casi in perfetta armonia, addirittura in casi come questi in cui l’indagine si presenta difficile vista l’assenza di indizi utili, un’indagine con troppe incognite; una squadra che ha, oltre ad una professionalità di tutto rispetto, una preparazione meticolosa, elementi questi utili per poter trovare l’assassino. Nela che si allena, e si rilassa,con il canottaggio, che si domanda come è possibile che essere umani uccidono loro simili. Ma per non farsi mancare niente, ecco che abbiamo la seconda vittima: un consulente finanziario e fiscale, e quindi abbiamo anche i terzo morto: perché anche l’uccidere è collegabile con il sesso malato, e come sono collegati i tre omicidi ?  Il mondo del sesso malato vede il coinvolgimento di personalità pubbliche da calciatori ad imprenditori. E se abbiamo le associazioni integraliste e le femministe, abbiamo l’associazione che si muove per una sessualità sana, informata e libera in antitesi con la pornografia che genera aspettative fuori dalla realtà e l’industria del sesso che la seconda attività più lucrosa al mondo dopo quello del traffico di stupefacenti. In questa descrizione non potevano mancare le trasformazioni urbane come quelle che interessano Benicalap il quartiere operaio di Valencia, con residenti della classe media e molti immigrati con vecchie case fatiscenti da una parte e dall’altra i complessi residenziali; o le pietanze, che al solo leggerne gli ingredienti non può venirti l’acquolina in bocca, come l’esgarraet ( insalata di peperoni grigliati, olio d’oliva , merluzzo ed aglio ), o le cozze al vapore cioèclochinas, o l’arroz a banda ( riso,brodo di pesce, aglio, peperoni e zafferano ). Un libro che va al di là di omicidi, indagini ecc… ciò a cui siamo messi di fronte è un mondo che è totalmente marcio.

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