Un gran bel noir Il codice binario di Rocco Ballacchino, se la trama appare molto “classica” nel suo genere, gli sviluppi sono decisamente non banali e, anzi, invogliano decisamente il lettore a proseguire la lettura per poter capire qual è stata la scintilla che ha scatenato l’inferno.
Dicevo una trama “classica”, la vittima, un amministratore di condominio, è persona decisamente sgradevole e con un numero consistente di persone da cui è mal visto, anche in virtù del suo lavoro… ma non solo… ecco allora che, in molti, possono avere un movente per mandarlo al creatore… quindi come fare per capire chi è l’assassino?
Al commissario Crema e ai suoi collaboratori viene messo sul piatto d’argento un potenziale assassino! Tutto porta ad un unico nome: Ionut Constantin, imbianchino rumeno, che è stato sentito discutere pesantemente con la vittima per una parcella non pagata; al PM, la bella Giulia Bonamico, non pare vero di poter concludere l’indagine così rapidamente e brillantemente, e la pensa come lei anche Marco Quadrini, subalterno di Crema:
MQ: «Ci siamo noi e ci sono loro (rif. gli stranieri), inutile negarlo. Al di là di tutta la retorica che ci vogliono vendere».
SC: «Io, invece, non sono d’accordo. Voglio continuare a non generalizzare. A trattare ogni singola persona da singola persona e non come appartenente a una categoria […].»
Ad avallare le perplessità di Crema c’è anche l’amico/nemico Mario Bernardini, critico cinematografico in là con l’età ma svelto di intuizioni e dalla curiosità inestinguibile; come se non fosse già abbastanza acciaccato (…), in questa storia Bernardini rischierà qualcosa di troppo per dar soddisfazione ai propri dubbi ma darà un contributo decisivo alle indagini di Crema!
Sicuramente personaggi come Crema e Quadrini qui la fanno da padrone, veramente spassosi gli scompensi ormonali e i film decisamente hard che i due si fanno mentalmente al cospetto l’uno del bel magistrato Bonamico e l’altro della inconsolabile vedova, l’altrettanto bella Sofia Balestri; così come impagabili sono le atroci battute che Quadrini ogni tanto si lascia scappare rischiando, nella migliore delle ipotesi, di venir preso a male parole!
Anche il critico cinematografico Mario Bernardini è un personaggio che, personalmente, ho trovato assolutamente irresistibile! Le sue continue citazioni a film e al mondo del cinema e le sue bugie allo scopo di aver campo libero per investigare in proprio, sono trovate che danno al racconto una marcia in più.
Molto bello anche il rapporto di odio/amore che si intuisce tra Crema & Bernardini, in questo libro arricchito dagli strascichi di un evento che ha coinvolto entrambi, lasciando segni profondi nel fisico e nella mente.
La trama si evolve rapidamente e in maniera interessante soprattutto grazie alle iniziative di Bernardini e alla parentesi investigativa di Crema insieme a Giulia Bonamico (che rischierà di compromettere il matrimonio del nostro commissario!), e il finale lascia il lettore soddisfatto e consapevole di aver letto un noir molto godibile e ben scritto; merito va dato all’autore Rocco Ballacchino che ringrazio per avermi regalato qualche ora di piacevolissimo intrattenimento!
Alla prossima!