Iacopo è il protagonista di questa storia scritta da William Bavone. Un adolescente che si lascia trascinare corpo e anima nella giungla dei social, con il tacito consenso dei genitori. Intorno a lui, uno spaccato di realtà dura, senza valori, senza speranza. Ragazzi che vivono dietro lo schermo del cellulare e perdono il contatto con la vita reale, soldi che finiscono nelle loro tasche in modo facile, adulti con i prosciutti sugli occhi che non vogliono vedere e capire che stanno crescendo dei figli senza futuro. Falena colpisce su più fronti: è un pugno allo stomaco di chi legge, che non può prendere le distanze perché comprende che questa verità così cruda è davvero troppo vicina, è un vortice di emozioni, di dire basta, di cercare di difendere quei poco più che bambini cresciuti, da loro stessi, dal baratro, dal facile e subito, dal buio che si palesa davanti, senza ritorno. Il linguaggio usato in questa storia, in contrasto netto con la superficialità di coloro che si muovono tra le pagine, è profondo. La scrittura è adulta, matura, viscerale. Consapevole di ciò che dice e descrive, per far male. Falena è un noir che si insinua nella coscienza di chi legge, ti fa guardare intorno, a fine lettura e dentro di te, a cercare le tue di colpe.
Noir
Quando un evento significativo per quello che riguarda i futuri assetti geopolitici internazionali, da spunto ad Alessandro Ferranti per scrivere 381 belle pagine. Sono passati