Quando meno te lo aspetti, ti rendi conto che non ci puoi fare più niente. Gli insegnanti in lotta non possono essere tollerati dal nuovo partito di destra National Alliance Party e quindi entrano in azione gli uomini della polizia politica del partito al potere, che bussano alla porta con una visita notturna, che non potrebbe che essere inaspettata, portando nelle case l’inquietudine per la messa in discussione di ciò che fino al giorno prima era tollerato ed ora non più. Sotto mira il riferimento del sindacato insegnanti irlandese: Larry Stark. Non solo si inserisce l’inquietudine, soprattutto si inserisce il dubbio. Il tarlo del dubbio: se arriva a casa la polizia politica sicuramente vuol dire che qualcosa è accaduto, il sentirsi colpevoli. La famiglia Stark, moglie Eilish microbiologa, in quanto moglie un rischio per la sicurezza, compresa, deve fare i conti con la messa in discussione di ciò che era garantito, ciò che era un diritto. Quanto si trovano ad affrontare è la dimostrazione che niente è mai per sempre, il diritto è un campo del conflitto, ed il conflitto si basa sui rapporti di forza e non sulla magnanimità del potere ed è necessaria la pressione dal basso per ottenerli e tenerli perchè la giustizia dei vincitori li erode piano piano, uno dopo l’altro., e non pensabile di vivere nell’illusione che ciò che ti viene tolto ti sarà restituito. Il nuovo partito al potere ha introdotto la legge “ POTERI DI EMERGENZA “ per garantirsi e mantenere l’ordine pubblico, poteri eccezionali che vanno a colpire i diritti costituzionali. Una legge che avrebbe poco a che vedere con il diritto degli insegnanti di negoziare migliori condizioni di lavoro … ed invece. Vengono compiuti arresti senza che gli arrestati possano avere un’assistenza legale. E’ messa in atto una vera e propria detenzione amministrativa. Allo stesso tempo si ha un’ opera di denigrazione del sindacato degli insegnanti sostenuta dai mass-media e le manifestazioni soffocate sul nascere e represse violentemente dalla polizia che interviene, do you remember Argentina ?,con macchine senza contrassegni di riconoscimento; con i campi d’internamento, con il palazzetto dello sport trasformato in centro di detenzione. La denigrazione che non colpisce solo il sindacato, ma anche i suoi membri. Larry è un sobillatore, un agitatore antisistema e con persone come lui lo stato è sotto minaccia. Tutto questo violando le norme internazionali, ma ciò per il NAP non è un problema, visto che è sostenuto nel suo procedere da ½ paese,e poi i sindacati sono muti, la magistratura neutralizzata, una situazione senza precedenti che diffonde nel paese, Irlanda, un’isteria profonda. In sostanza, le regole del gioco sono cambiate, persino la procedura per un rinnovo del passaporto cambia ed ora ciò che conta è il sottoporsi al controllo di sicurezza. Ma una domanda che nel passato si è presentata più volte, dalla Germania nazista alla dittatura dei militari in Argentina, si ripropone anche in questo caso: come è stato possibile arrivare a tutto questo? La risposta viene dalla protesta che si estende, insurrezione armata compresa, e chiede la fine dei poteri d’emergenza e la liberazione di tutti i prigionieri politici, che segna la fine della paura nonostante i rastrellamenti casa per casa alla ricerca di sovversivi e terroristi. Un segnale arriva come un monito, anche quando il regime sarà rovesciato, ci sarà un buco nero che continuerà a crescere consumando il paese per decenni. Non fare i conti con quanto è accaduto porta effetti collaterali dannosi, Italia docet, perché la realtà supera ogni positiva immaginazione. Quanto scritto da Lynch, ci fa venire alla mente quanto sta avvenendo in Palestina con il genocidio in corso: “ …. cosa hanno in mente è chiaro … ci vogliono sterminare come bestiacce, è solo questione di tempo, … fino a quando non resterà che la gente che rifiuta di andarsene … non ci cacceranno fuori … perché mai dovremmo andarcene … l’idea di vivere altrove non esiste … “, furgoni che divengono ambulanze, ospedali bombardati, le torture.
Noir
Recensione a cura di Gino Campaner (ginodeilibri) “Quanto alla memoria, se dio ci avesse davvero amati come dicono, ci avrebbe creati senza. Nessuno si è