Come una famiglia
Luca Corbo è un ragazzo coccolato e protetto che vede davanti a sé, quando non ha ancora diciotto anni, la grande opportunità di tutta una vita. Aspira a una carriera da calciatore professionista, è stato notato da alcuni procuratori, ed è giunto il momento di fare una scelta. Attorno ha i compagni che sul campo e fuori sono gli amici del cuore, anche loro spinti dalle stesse ambizioni. A incoraggiarlo c’è il sostegno dei genitori Dario e Giulia, separati dopo molte difficoltà, per una volta di nuovo complici grazie all’orgoglio per il suo talento. Sono trascorsi alcuni anni dall’estate del caso Nora Beckford, quando Dario Corbo, ex giornalista scaltro e malinconico, ha cercato di riscattare l’immagine e il passato scellerato di un’assassina che proprio lui aveva contribuito a far condannare. Ora Dario lavora per lei, alla Fondazione che cura l’opera del padre artista, e in molti hanno da ridire. Basta una telefonata per cambiare tutto, ancora una volta. Dario viene convocato all’albergo dove il figlio alloggia con la squadra, due poliziotti stanno frugando nella sua stanza, Luca è pallido e silenzioso. La notte precedente una ragazza è arrivata al pronto soccorso con il volto sfigurato, ha denunciato di essere stata condotta sulla spiaggia e poi stuprata e picchiata da un ragazzo conosciuto in discoteca. Quel ragazzo, ha detto, si chiama Luca, e gioca a calcio. Per Dario Corbo è il frantumarsi di un ordine precario e l’annuncio del fallimento più doloroso, quello di padre. Giampaolo Simi ci riporta in Versilia e traccia un affresco ambizioso e avvincente, di raffinato realismo e lancinante tensione. Un noir drammatico ma soprattutto una storia di individui che si riconoscono tra loro e cercano complicità e protezione nell’appartenenza, nella lealtà di gruppo, nel cemento dell’amicizia, nel nucleo tenace delle famiglie. Fin quando una famiglia non è costretta a guardarsi dentro, e a chiedersi quanta cieca fiducia, quanto amore inappellabile sono necessari per proteggere le persone che amiamo. Con il sospetto che persino nel proprio figlio possa nascondersi una creatura feroce.
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Sono un fan di Simi, per me una delle migliori penne noir contemporanee. Lo seguo da tempo, anche – non lo nascondo – per migliorare la mia scrittura da thrillerista in erba.

Pensavo fosse improbabile, per non dire impossibile, che riuscisse ancora a sorprendermi, ad alzare l’asticella a livelli siderali.

Quest’ultimo romanzo, invece, è il suo masterpiece. Un condensato di originalità, capacità narrativa, tecnica ed empatia.

Riesce a portarti in lunghe digressioni che paiono allontanarsi dal focus della vicenda per poi ricollegare tutto in una straordinaria epiphany che consente di comprendere ed apprezzare le deviazioni dal corso principale.

Un romanzo perfetto, trame incrociate, personaggi passati ai raggi X, mille tasselli forniti ai al lettore perché sappia, sotto l’abile e discreta regia dell’autore, comporre il mosaico finale.

Temi quanto mai attuali, vivi e reali, che rispettano la rigida regola dello scrivere, che ciò che dici non sia vero ma verosimile.

Un storia che travalica il confine di una famiglia per estendersi alle altre e a tutta la società in cui viviamo, con una fotografia tanto asettica quanto precisa.

Un vero benchmark per gli amanti del noir, anche se per Giampaolo Simi la definizione risulterebbe riduttiva.

Buona lettura!

 

 

 

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