Un libro breve ma dal significato intenso.
Cosa succederebbe se la nuova era della tecnologia digitale prendesse definitivamente il posto del cartaceo?
Ce lo racconta l’autore in questo libro un po’ fantastico, surreale forse, ma con un’impronta così realistica da indurre a riflettere sulla possibile strada su cui potremmo trovarci in seguito ad una digitalizzazione estrema.
Personaggi di spicco come Grant, capo incontrastato del nuovo mercato dell’editoria, capace di mettere in ginocchio un intero sistema, politici, giudici e avvocati corrotti che contribuiscono al suo piano di proibire l’uso della carta e dell’inchiostro e di perseguire tutti quelli che di nascosto ne fanno uso, riempiono la storia di tanti colpi di scena che affascinano per l’argomento trattato e per la scrittura scorrevole e gradevole che riesce a mantenere vivo l’interesse alla lettura.
Da non sottovalutare é il finale, molto bello, pieno di intrighi e sorprese che alla corruzione di un mondo “metallizzato” divenuto esso stesso virtuale freddo e assente, contrappone l’importanza di quel contatto con le emozioni che solo il profumo della carta può dare e fa sopravvivere inconsapevolmente nel lettore questo desiderio e questa speranza.