RECENSIONE a cura di Edoardo Todaro:
Non posso non iniziare scrivendo che sarà pure una coincidenza, ma a distanza di poco tempo Lucarelli prima, De Giovanni dopo, ci portano entrambi a fare i conti con le atmosfere che hanno caratterizzato gli anni “ in camicia nera “. Sono letture sicuramente da fare, ma che hanno un’importanza particolare visto il periodo con cui abbiamo a che fare: un periodo in cui la rimozione dei crimini perpetuati dal fascismo; “ gli italiani brava gente “; la memoria condivisa, il vinti e vincitori sono tutti uguali; “ Mussolini ha fatto anche cose buone “ e via di idiozia in idiozia; sta divenendo pensiero diffuso e condiviso tra i più..Elemento che la lettura evidenzia è l’essere antifascista ed essere al servizio del fascismo in quanto responsabile dell’ordine pubblico, in questo caso il commissario aggiunto Marino e d il suo combattere il regime clandestinamente, un regime che considera come pericolo per la sicurezza nazionale: il tradimento ed il disfattismo. Un regime che Marino definisce infame. Marino che deve e vuole trovare la verità anche se questa non piacerà al duce. Oltre all’antifascismo, sia di Giustizia e Libertà che dei comunisti; alle limitazioni imposte alla stampa;sono anche i soprusi effettuati nelle colonie, “ mangiatoie “, che vengono evidenziati, Asmara ed i suoi quartieri poveri, e se non fosse una cosa seria, si potrebbe pensare di essere in un Bar Sport con i punti di vista che si confrontano e si scontrano all’interno del commissariato, sull’opportunità o meno dell’entrata in guerra. Un commissario che trae ispirazione per le tecniche di pedinamento, fatto o subito, dal “ Manuale di polizia tecnica “ di Locard, che diviene il suo nome di battaglia e che è strumento di insegnamento nel non confondere i dati di fatto con le ipotesi;Locard ma anche il famoso Lombroso, il criminologo con le sue teorie sul delinquente nato; che per pensare e riflettere o si accarezza il mento o gioca con il distintivo del PNF; isolandosi in un silenzio quasi assoluto. Nonostante il clima cupo che si respira, è l’aria trasmessa da Cattolica e la Riviera Adriatica;con il Sangiovese che fa compagnia, che stimola il parlarsi e che, ovviamente, va giù bene; le sarde arrosto; che danno ossigeno benefico. La razza perfetta ed imposta al centro delle ragazze uccise in una sorta di purificazione dalle malformazioni non solo fisiche imperfezioni dovute a caratteristiche umane. Un commissario che valuta gli avvenimenti tenendo in considerazione.