Il nostro caro e amato Tombamasselli è alle prese con due casi distinti tra loro.
Che dire, insieme a Leardo,Mulas il sardo ,Panizza e Tricarico la nostra squadra dovrà risolvere un tentato omicidio al parco Lambro in cui la vittima è un uomo, Mantovani. Vittima poi non tanto, poiché pensa di essere furbo ad inscenare il rapimento del suo scooter mentre andava con una prostituta, ma nemmeno eccessivamente intelligente a rendersi conto che il Tomba aveva capito subito che era tutta una bugia.
I ragazzi devono poi tener conto di un clochard che manda dei biglietti dicendo che i Carabinieri si stanno sbagliando su un aggressione avvenuta a un giovane che faceva jogging.
Abbiamo detto che sono due casi che non hanno legami fra di loro, ma Bertarelli in questo noir accomuna una caratteristica: il fatto che le vittime cercano di depistare gli inquirenti. Inoltre lega a questi due casi un sentimento principe delle vittime: la paura. Perchè dico la paura? La paura proprio perché le vittime non vogliono chiarire il motivo dell’aggressione. Cè sotto qualcosa di losco? Solo il Tomba potrà scoprirlo.
A Erri, mi sono affezionata subito. Un uomo di 52 anni che ha perso la sua amata moglie Giorgia ,cui la ferita è ancora aperta. Conosce così Grazia in ospedale , poiché si occupava proprio di Mantovani. Sarà con lei che si riconcederà una nuova possibilità di ricominciare di nuovo a sorridere.
Quello che mi è piaciuto di questo romanzo è proprio la parte più sensibile e umana di Enrico Tombamasselli con cui ha affrontato il suo dolore della perdita della moglie e si è concesso una nuova opportunità con Grazia.
Si legge tutto d’un fiato, non ci si stacca un attimo dalla storia, capitoli brevi e ben scritti dove appare anche l’ironia che si respira in un commissariato. Consiglio caldamente.