Per questa rubrica cerco sempre di proporre autori e autrici che hanno avuto importanza nella mia formazione di lettrice. Anche questa volta sono andata molto indietro per ricercare il libro da proporre, conscia che le tematiche proposte sono ancora attuali. Prima di passare al libro qualche nota sulla scrittrice Alba de Céspedes y Bertini nacque l’ 11 marzo 1911 a Roma, da padre cubano, Carlos Manuel de Céspedes y Quesada, ambasciatore di Cuba in Italia, e da madre italiana, Laura Bertini. Cresciuta in un ambiente culturalmente stimolante, iniziò a scrivere fin da giovane, diventando una delle voci più importanti della letteratura italiana del Novecento. De Céspedes combinò la sua carriera letteraria con un forte impegno politico. Durante la Seconda Guerra Mondiale, partecipò attivamente alla Resistenza italiana contro il regime fascista e fu incarcerata per le sue attività partigiane. Dopo la guerra, continuò a scrivere e lavorò come giornalista. Scrisse romanzi, racconti, poesie e sceneggiature, ma sono i romanzi che esplorando la condizione femminile raccontano dei conflitti interiori e delle dinamiche familiari.
“Nessuno torna indietro” di Alba de Céspedes uscì per Mondadori nel 1938. Si tratta di un romanzo realistico e con personaggi profondi. Le otto ragazze, protagoniste della storia, i loro sogni, le loro speranze, le delusioni, descritte con grande sensibilità. Per ognuna viene mostrato come affronti la tensione tra il desiderio di indipendenza e le pressioni delle norme sociali. È anche un’opera di critica sociale, che mette in luce le limitazioni imposte alle donne e il bisogno di un cambiamento radicale nella loro condizione. La scrittura di de Céspedes è incisiva e coinvolgente, capace di trasmettere le emozioni e i pensieri più intimi dei suoi personaggi.
“Nessuno torna indietro” è uno dei primi e più celebri romanzi di Alba de Céspedes. Il libro racconta le storie di otto studentesse universitarie che vivono insieme in un pensionato femminile a Roma. Attraverso le loro esperienze, il romanzo esplora i temi della libertà individuale, delle aspettative sociali e del ruolo delle donne nella società italiana degli anni ’30 del secolo scorso.
Le protagoniste del romanzo, provenienti da diverse regioni e ceti sociali, affrontano sfide personali e collettive mentre cercano di costruirsi un futuro diverso da quello che la società tradizionale aveva in serbo per loro. Ogni personaggio rappresenta un diverso aspetto della condizione femminile, e insieme offrono un quadro complesso e sfaccettato delle difficoltà e delle aspirazioni delle donne dell’epoca.
Alla sua uscita, *Nessuno torna indietro* fu accolto con grande interesse e divenne rapidamente un successo editoriale. Tuttavia, il romanzo fu anche controverso, tanto che il regime fascista ne ordinò il ritiro dalle librerie per il suo contenuto ritenuto sovversivo. Nonostante ciò, l’opera consolidò la reputazione di Alba de Céspedes come una delle più importanti scrittrici del suo tempo.
Il romanzo ha continuato ad essere ristampato e studiato nel corso degli anni, rimanendo un punto di riferimento fondamentale per chiunque sia interessato alla letteratura femminile e alla storia sociale dell’Italia del XX secolo.
Dal libro vennero tratti l’omonimo film di Alessandro Blasetti del 1943 al quale Alba de Céspedes collaborò come sceneggiatrice e l’omonimo sceneggiato di Franco Giraldi del 1987.
Trama
Si chiamano Vinca, Valentina, Augusta, Silvia, Xenia, Anna, Milly, Emanuela. Otto ragazze attorno ai vent’anni che si ritrovano tutte al collegio Grimaldi di Roma, tra l’autunno del 1934 e l’estate del 1936. Diverse per origine geografica e familiare, si affacciano alla vita adulta con attese differenti – l’amore, l’emancipazione professionale e intellettuale, il ritorno alle origini, la partenza –, e chiuderanno il loro percorso con scelte altrettanto differenti. Sperimentale nello stile e nei contenuti, “Nessuno torna indietro” rivoluziona il canone della narrativa di formazione: originale è l’adozione di un punto di vista multiforme, che non si disperde in un coro ma mantiene vive le specificità delle singole voci; inedita è la totale mancanza di giudizio, implicito o esplicito, sui percorsi delle otto protagoniste; del tutto nuova, in particolare, la rottura dell’unità di quell’immagine femminile che aveva dominato la cultura e la società, fino alla “donna nuova” creata dal regime. Accolto fin dal primo apparire, nel 1938, da grande successo, il romanzo d’esordio di Alba de Céspedes esplora la formazione dell’identità femminile nell’Italia fascista senza voler proporre storie esemplari, facendo conoscere da subito l’autrice come una delle grandi voci letterarie del Novecento.
Dettagli
• Genere: narrativa
• Copertina flessibile: 312 pagine
• Editore: Mondadori 17 maggio 2022 (prima uscita 1938 sempre per Mondadori)
• Lingua: Italiano
• ISBN-10 : 8804746882
• ISBN-13: 978-8804746882