Volo di paglia
Agosto 1942. Sono mesi che Tommaso attende il giorno della grande festa organizzata in paese per ammirare insieme a Camillo i prestigiatori, il mangiafuoco e le bancarelle di giocattoli nuovi. Ai due amici si unisce Lia, la bambina più bella della classe, con cui Camillo trascorre le giornate tuffandosi tra le balle di fieno e rincorrendosi per i campi. Ma Lia è la figlia di Gerardo Draghi, il ras fascista che con il suo manipolo di camicie nere spadroneggia nella zona e che esercita il suo fare prepotente anche tra le mura della Valle, la casa padronale della famiglia Draghi. La stessa in cui, cinquant’anni dopo, altri due bambini, Luca e Lidia, giocheranno tra le stanze ormai in rovina, confrontandosi con i mostri della loro fantasia e i fantasmi che ancora abitano quei luoghi. Sullo sfondo di una campagna piacentina dalle tinte delicate e dai contorni arcaici, si intrecciano le storie di un passato dimenticato e di un presente a cui spetta il compito di esorcizzarne la violenza.
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Volo di paglia segna l’esordio della promettente Laura Fusconi, un romanzo di una bellezza autentica ambientato nelle campagne piacentine.

La storia si svolge su due piani temporali, quella del 1942/43  e quella del 1998; i protagonisti assoluti sono i bambini che vivono un’epoca dove vige lo squadrismo fascista e sono testimoni innocenti degli orrori perpetrati ai danni della gente.

Quali colpe può avere Lia, l’amica di Camillo e Tommaso, se è la figlia di Gerardo Draghi, un ras fascista capace di seminare il panico?

Nessuna, perché i bambini vogliono vivere nella spensieratezza del gioco, aspettando con trepidazione il giorno della festa in paese per ammirare i prestigiatori, il mangiafuoco e i giocattoli esposti nelle bancarelle; così passano le giornate a rincorrersi per i campi e a giocare con le balle di fieno divertendosi nel famoso volo di paglia scherzando e ridendo Ma nel frattempo cosa sta facendo il padre di Lia? Cosa è accaduto al piccolo Franco Bartali, amico di Tommaso e Camillo di cui si sono perse le tracce?

Il bambino è figlio di un antifascista, può essere questa la sua colpa? E inoltre come si giudica l’accanimento ai danni di Don Antonio, parroco del paese da parte dei fascisti?

Le risposte le porta chiaramente il romanzo ma soprattutto il tempo, perché la storia viene proiettata nell’estate del 1998 quando Lidia viene a trascorrere le vacanze proprio nella sua casa di campagna con la sorella più piccola Annachiara e i suoi genitori e non vede l’ora di riabbracciare il suo amichetto del cuore Luca.

Una volta incontrato si trova davanti un ragazzo cambiato, diverso da quello di un tempo quando si divertivano a quel gioco chiamato volo di paglia, cosa gli è successo? A cosa è dovuto questo radicale cambiamento, il suo cuore batte per qualcun’altra ragazza?

Chi è Mara? Sì proprio lei, una ragazza piemontese che ritorna nelle campagne piacentine per mettere ordine ai suoi ricordi dopo la scomparsa del suo ragazzo Stefano; cosi le vite dei tre si incroceranno proprio come quelle dei protagonisti del ’43, rivivendo quei luoghi dove si sono consumate le tragedie del passato che restano scolpite nella memoria.

C’è un legame che unirà le due epoche?

Una storia raccontata con quella naturalezza e quella freschezza di una giovane autrice che è riuscita con grande semplicità ad essere incisiva nei momenti salienti della narrazione.

Un romanzo dal forte impatto emotivo che scuote l’animo sensibile. I bambini sono i protagonisti di quel mondo colorato, almeno di come lo desiderano, purtroppo offuscato dai timori, dalle angosce e dalle proprie paure.

L’autrice è perfetta nel trattare con eleganza e con estrema delicatezza il mondo dei più piccoli, a dare loro una voce assolutamente spontanea per una storia che arriva a toccare le corde del cuore, capace di accarezzare i sentimenti più sinceri e profondi.

Un esordio che promette bene, attendiamo con piacere il suo prossimo romanzo, ma nel frattempo prestiamo la dovuta attenzione al riuscitissimo e coinvolgente Volo di paglia!!!

  • Collana: Le strade
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