Trama
“Versi randagi” è un connubio di forme espressive, di parole e immagini, scaturito da un proficuo incontro di ferite aperte per giungere, infine, al coraggio di una rinnovata fiducia nella bellezza. Per “ingannare l’attesa”, Cannavale e Piro reperiscono miracoli nella semplicità o annunciano “piccole catastrofi di rami spezzati”. Sullo sfondo, una società frammentata, accelerata fino al parossismo, in cui ci si ritrova, sempre più spesso, incastrati nella condizione di randagi. Sulle molteplici declinazioni di questa condizione viene approfondita l’indagine, incontrando destini andati a vuoto tra le ruote del mondo, mentre un dio si prepara a soffiare su un fiore.
Recensione a cura di Patrizia Ferri
La penna di Alessandro Cannavale si incontra con la matita dell’illustratrice Miriam Piro creando insieme una raccolta di versi e immagini per arrivare alle emozioni dei lettori tra sorrisi e tristezza che costruiscono gli uomi e le donne soprattutto del meridionale.
Versi liberi e, appunto, randagi che fluttuano nell’amore e nelle ferite ancora aperte attraverso le parole e i disegni dai tratti prettamente nero-grigio nei quali spicca la pennellata rossa tramite cui è riuscita a catturare l’anima delle poesie.
Un continuo confronto e una sinergia che produce bellezza e emozioni.
Dettagli
Genere: Poesia
Copertina flessibile: 104 pagine
Editore: Les Flâneurs Edizioni (4 luglio 2019)
Collana: Rive Gauche
Lingua: Italiano
ISBN-10: 889499094X
ISBN-13: 978-8894990942