Un’inconsueta felicità
Una giovane ragazza senza età definita giunge in una città senza nome, sospesa tra il mare e la montagna. È lì per un nuovo lavoro e per sfuggire ai nodi irrisolti della sua esistenza. Quattro incontri mettono in discussione il suo modus vivendi e le mostrano senza veli le sue vecchie ferite, ma la spingono anche verso un radicale cambiamento di prospettiva, offrendole momenti di inconsueta felicità.
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Capita spesso che in un momento della propria esistenza succede di aver bisogno di evadere dal proprio “modus vivendi”.Questo perché può essere che ci sta stretto, perché è accaduto qualcosa che ci ha fatto soffrire o altro.

Questo è proprio il caso della protagonista del romanzo di Donatella Sasso di cui sono molto contenta di poterne parlare con voi lettori.

Stellina,così si fa chiamare,è una ragazza dall’età indecifrabile,a volte radicata nel suo passato di bambina ,a volte donna adulta determinata che decide di cambiare radicalmente la sua vita trasferendosi in una bella città di mare (ah,come la invidio!) . Pensando di trascorrere la sua vita in solitaria,lo scherzo del destino le fa incontrare quattro persone che saranno i  punti cardine della sua nuova esistenza.  Saranno coloro che la sua vita la coloreranno ,facendola riflettere e mettersi a nudo con le sue fragilità e paure. Saranno coloro che la stimoleranno ad aiutare il prossimo e a conoscere un nuovo volto della disabilità, ad incontrare il vero amore, a coltivare e a dar valore alle vere amicizie.

Cercherà di abbattere muri che all’inizio le parevano invalicabili,soprattutto con sua madre. Donna dal carattere autoritario e con battute sempre velenose verso le scelte della figlia,grazie a dei consigli preziosissimi di un amico, Stellina riuscirà a far sciogliere ,almeno in parte, quella superbia che la mamma  possiede nel giudicare la ragazza per ogni sua decisione.

Un altro aneddoto che vorrei aggiungere, e su questo ci tengo molto  perché ci sono passata anche io personalmente proprio nel momento in cui stavo leggendo questo romanzo, (infatti sono rimasta abbastanza incredula dal tempismo che hanno avuto certe “coincidenze”) riguarda la perdita di un amico di uno dei protagonisti e su quanto egli lo sentisse vicino a lui in momenti particolari della sua vita. In lui mi sono immedesimata tantissimo in questo periodo poiché  avevamo i medesimi pensieri e sensazioni di non essere mai da soli.

Che dire,un romanzo che offre riflessioni e insegnamenti per la propria vita scritto molto bene e con lettura scorrevole. Mi piacerebbe tantissimo ci fosse un seguito incentrato sul rapporto madre/figlia ,ma chissà,lasciamo spazio alla nostra immaginazione per il momento!

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