Recensione di Mary Basirico’
Jacqueline Winspear è un’autrice inglese, nata nel Kent nel 1955, dopo aver completato gli studi universitari a Londra, è emigrata negli Stati Uniti nel 1990. L’esperienza dolorosa del nonno vissuto al tempo della Grande Guerra, sarà di fondamentale importanza per l’autrice per la creazione nel 2003 della sua amata creatura Maisie Dobbs, personaggio che conta all’attivo ben 16 libri, mentre in Italia viene pubblicato, grazie alla casa editrice Neri Pozzi, la sua prima avventura. Questo primo capitolo riporta la dedica ai nonni paterni, che vissero attivamente la Prima Guerra Mondiale.
Il libro comincia nella primavera del 1929, incontriamo Maisie Dobbs adulta, alle prese col suo primo ufficio da investigatrice, all’emozione che si prova nell’iniziare un nuovo lavoro, dopo aver praticato una lunga preparazione e tirocinio. Ma chi è questa giovane donna indipendente che si affaccia a una professione così complessa? Il libro che segue diverse linee temporali, molto ben intrecciate e coinvolgenti, ci fanno incontrare una Maisie bambina, proveniente da una famiglia povera ma dotata di un’intelligenza vivace e brillante, che sarà riconosciuta e coltivata da Lady Rowan, moglie di Lord Julian Compton. Tredicenne Maisie, viene presa a servizio come cameriera presso la loro elegante dimora di Belgravia, ma al contempo le viene data la possibilità di studiare con l’amico di famiglia Maurice Blanche, investigatore privato dotato di una cultura straordinaria. Un’occasione unica che Maisie saprà cogliere, alternando momenti di sconforto per la lontananza dal genitore e superando le invidie degli altri a servizio.
La vediamo poi partire per il fronte, qui toccherà con mano atroci sofferenze dovute alla guerra, presterà come infermiera, affrontando il dolore della morte e delle ferite che segnano l’anima oltre che il corpo. Ho trovato queste parti descritte con una sensibilità unica. E sarà sempre durante il periodo della guerra che conoscerà per la prima volta il forte sentimento dell’amore.
Il suo primo caso, inizialmente appare piuttosto banale: il commerciante Cristopher Davenham le chiede di seguire la moglie per trovare le prove di una presunta infedeltà. L’indagine la condurrà invece verso un passato da cui lei stessa non è ancora guarita.
Il libro è scritto davvero bene, la protagonista conquista per il suo candore e determinazione, è sensibile ma anche dotata di carattere e riesce ad affrontare le difficoltà della vita con il cuore e la ragione.
L’intreccio narrativo è ben costruito, i passaggi temporali non confondono il lettore, anzi arricchiscono la trama, i personaggi di contorno sono ben descritti e credibili.
Concludendo ne consiglio vivamente la lettura a quanti amano i gialli e il periodo storico degli anni Trenta, e attendo le nuove traduzioni in italiano delle avventure di questa nuova eroina, che credo sapranno divertirci, coinvolgerci e farci anche riflettere sul nostro passato.