Trama : Mona Gray, vent’anni, è innamorata dei numeri fino all’ossessione: l’ordine e la precisione dell’aritmetica le servono a difendersi dall’instabilità del mondo. Da quando il padre ha contratto una misteriosa malattia, infatti, Mona ha bloccato ogni propria aspirazione, ha paura di innamorarsi e si rifugia in una serie di piccoli gesti e oggetti scaramantici. Ma quando viene assunta come insegnante di matematica alle elementari, la sua vita – grazie a un’allieva fuori dal comune e a un collega capace di fare breccia nella sua timidezza – comincia a cambiare irreversibilmente.
Recensione : Talvolta, i titoli dei libri ti lasciano un po’ spiazzato. Ti resta il dubbio di non aver capito qualcosa della scelta dell’autore. A maggior ragone se poi si tratta di una traduzione. Ebbene, in questo caso il titolo è profetico. Infatti, dopo aver letto il primo romanzo della Benders, parecchi avvenimenti o episodi del proprio vissuto, possono essere riletti in un’altra chiave e, in quelli che verranno, sarà possibile trovare un segno invisibile, il suo. Quello di Mona, Lisa o del sig Jones. Personaggi unici nel loro genere, incredibili, fantastici. Occorrerebbero una miriade di aggettivi per trasmettere le emozioni di questo libro che tra il grottesco, il surreale, lascia al lettore continui spunti di riflessione e di analisi sulle emozioni e i sentimenti. Tematiche forti quali la malattia, la morte, assumono una luce particolare, una dimensione in cui ci si perde riga dopo riga e pagina dopo pagina. Difficilmente credo valga la pena di rileggere un libro, per non sottrarre tempo ad uno non ancora letto. “Un segno invisibile e il mio” rappresenta l’eccezione alla regola.
Votazione : 5/5
Dettagli :
- Brossura: 236 pagine
- Editore: BEAT (11 novembre 2011)
- Collana: BEAT
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8865590661
- ISBN-13: 978-8865590669