Trama
Islanda, fine anni Settanta. Una donna è immersa nelle acque di uno dei laghi di Svartsengi, nei pressi di una centrale geotermica, e trova accidentalmente il cadavere di un uomo. Incidente? Suicidio? L’autopsia rivela che la vittima potrebbe essere caduta da una grande altezza, e anche che potrebbe essere collegata alla vicina base militare americana. Erlendur, giovane detective, e il suo capo Marion Briem decidono di seguire questa pista, scontrandosi però da subito con un muro di ostilità e diffidenza. Perché gli americani si ritengono superiori agli islandesi, da loro considerati poco più che selvaggi, e non intendono accettare intrusioni, nemmeno da parte della polizia. Aiutati solo da Caroline, un sergente di colore che ben conosce la discriminazione razziale, Erlendur e Marion indagano, rovistando nelle pieghe nascoste della base militare. Forse la vittima ha visto qualcosa di troppo e per questo è stata brutalmente uccisa. Ma la verità è molto diversa… Erlendur, intanto, sta anche indagando per proprio conto su un cold case di venticinque anni prima: una ragazza svanita nel nulla in uno dei quartieri più poveri e miserabili della Reykjavik del tempo, il cui destino il giovane detective sembra aver preso a cuore spinto dall’ossessione – che non lo abbandonerà più -per i casi irrisolti di persone scomparse.
Recensione a cura di Elio Freda
Per mia abitudine non leggo mai le sinossi, soprattutto nel caso in cui mi appresto a leggere un romanzo di un personaggio che conosco bene come il commissario Erlendur Sveinsson. Pensate quindi l’angoscia quando, iniziando a leggere, il protagonista era cambiato, non era più lui. Avessi avuto in rubrica il numero dell’Autore, l’averi contattato immediatamente per chiedere lumi sull’accaduto. Poi vado avanti, scorro le pagine e capisco quanto amo questo personaggio e quanto sia grande la penna di Indriðason : Erlendur è un giovane detective e non il commissario a cui sono abituato! L’ambientazione della storia è anni prima rispetto a quella a cui sono abituato. Proseguo la lettura e come sempre mi ritrovo in Islanda, a fianco del giovane detective in cui già alberga l’ossessione per i casi di gente scomparsa, quei casi che per definizione non hanno una soluzione. Il metodo investigativo è meno raffinato, più rudimentale ma allo stesso tempo efficace. Finisco il romanzo e ricomincio di tanto in tanto a cercare in rete notizie di quando, in libreria, arriverà il prossimo!
Dettagli
- Copertina flessibile: 314 pagine
- Editore: Guanda (7 luglio 2016)
- Collana: Narratori della Fenice
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8823514185
- ISBN-13: 978-8823514188