Il romanzo si apre all’alba di un giorno qualunque, con la morte di un uomo che, in procinto di fuggire da ogni aspetto della sua vita – famiglia, amici, lavoro – viene investito da un pirata della strada. Questa morte misteriosa solleva subito un dubbio: cosa spinge una persona a una fuga tanto radicale? E, in seconda battuta, da chi o da cosa stava così disperatamente cercando di scappare?
Un secondo mistero sconvolge la sempre meravigliosa città di Napoli. Una ragazza scompare, per essere poi ritrovata priva di vita su una spiaggia, dopo essere precipitata da un promontorio. L’ipotesi di suicidio è ovviamente la prima a essere presa in considerazione, ma emergono presto elementi che suggeriscono una verità più complessa e decisamente più oscura.
Questi due destini tragici, e solo in apparenza scollegati, sono connessi da un unico filo conduttore rappresentato da un dettaglio inquietante e purtroppo molto tipico del mondo moderno: entrambe le vittime, nei loro ultimi istanti di vita, hanno pubblicato sui social network un post con l’hashtag #ifitwasmylastday. Questo messaggio finale, criptico e universale, diventa il fulcro dell’indagine. L’obiettivo primario non è più soltanto identificare il colpevole o i colpevoli di questi omicidi, ma soprattutto ricostruire gli eventi accaduti in quel fatidico “ultimo giorno” di ciascuna vittima. L’ispettore Rota e, contestualmente, la psicologa Susy Scala, cercano di comprendere – ognuno col suo “metodo” – i segreti nascosti dentro quelle ultime parole digitali. Vengono così alla luce sorprendenti connessioni e le più oscure motivazioni che hanno condotto gli eventi verso il loro tragico epilogo. La progressiva scoperta di queste verità mette in discussione la percezione della realtà e la capacità delle apparenze di ingannare le nostre percezioni.
Anche in questo romanzo, Armando Guarino sfoggia una notevole capacità di tessere trame davvero avvincenti. Il lettore segue la storia senza mai perdersi in descrizioni superflue grazie a una narrazione veloce e spedita che va dritta il cuore della suspense, con una tensione che cresce in modo implacabile. A garantire tutto ciò ci pensa lo stile senza fronzoli di Guarino, capace di generare un impatto immediato e mantenere il lettore costantemente coinvolto. L’autore sfrutta il mondo dei social media non come semplice sfondo, ma come elemento attivo della trama, un testimone involontario e malevolo, quasi voyeuristico delle esistenze che si frantumano. Il testo induce a esplorare i segreti più intimi dei personaggi, a interrogarsi su cosa si nasconde nelle vite apparentemente comuni degli altri, inducendoci a riflettere su come un hashtag possa divenire l’ultimo, disperato messaggio di anime profondamente tormentate nascoste dietro facciate di sterile normalità.
“Un Attimo Prima Di Morire” rappresenta un’immersione profonda nelle fragilità umane e nelle ombre che ciascuno porta con sé. La missione di questo romanzo è quella di svelare le complessità psicologiche, le paure e le verità inconfessabili celate dietro le maschere della normalità. Ideale per chi ama i thriller moderni che vanno oltre la mera risoluzione del crimine. Se volete indagare sul peso dei segreti e sull’ineluttabilità di certi destini, o se volete semplicemente immergervi in una storia ben scritta e tanto attuale, questo è il libro che cercate.