Recensione a cura di Dario Brunetti
Sindrome cinese a Genova è il nuovo romanzo noir di Andrea Novelli uscito per la Fratelli Frilli editori di Genova.
Gli affari economici e commerciali della Compagnia di Navigazione Wang suscitano un enorme interesse per un investigatore come Michele Astengo che vuole vederci chiaro, soprattutto dopo essersi trovato davanti Peng, un ragazzino che sembra aver assistito a un omicidio in piena regola. Li Zhu, un impiegato della compagnia di Navigazione Wang è stato assassinato e due tipi loschi identificabili come l’uomo dalla coda di cavallo e l’altro dall’orecchio mozzato vanno alla ricerca di Peng.
Le indagini portano direttamente Astengo, la sua segretaria Dalia, il suo assistente Corrado e l’amico ex collega di polizia Giuseppe Bazzano a indagare sulla compagnia. C’è un collegamento tra la compagnia di Navigazione e la morte di Li Zhu? Cosa lega l’impiegato a Peng e come mai stanno dando la caccia al ragazzino?
Peng sembra somigliare a quel ragazzino di una comunità Amish, interpretato dal piccolo Lukas Haas nella pellicola cinematografica del 1985 Witness il testimone con protagonisti Harrison Ford, Kelly Mc Gillis e Danny Glover.
Pellicola menzionata da Andrea Novelli che si distingue non solo nelle vesti di ottimo autore ma anche di esperto cinefilo.
Genova diventa la protagonista di questo avvincente noir, con l’occasione scopriremo nuovi sviluppi e scenari forse poco trattati e conosciuti. Il potere invisibile dettato dalla mafia cinese che si insedia sui nostri territori facendolo in modo silente e che porta avanti i suoi interessi miliardari fidelizzandosi alla politica e all’impresa privata. Novelli da buon mestierante del genere noir, esplora realtà poco note, attraverso una storia ad alta tensione, che spicca per la giusta ed efficace ironia che rende deliziosi i personaggi che accompagnano le avventure dell’investigatore già da molto tempo.
In queste avventure e forse anche in quest’ultima aleggia l’impronta del compianto Giampaolo Zarini, sodale di Andrea Novelli, scrittore di noir a cui va un plauso e che resterà sempre nel cuore di tutti i lettori.
In ogni romanzo sarà come se Giampaolo fosse davvero presente, Andrea nel frattempo continua il suo percorso di abile narratore portando alla ribalta un investigatore che non si dimentica facilmente col suo fedele cane Bansky, decisivo più che mai in un’indagine piena di insidie.
Particolarmente stucchevoli e spigolosi i dialoghi che vedono protagonisti Astengo e Corrado che non faranno a meno di punzecchiarsi, ma alla fine su un altro caso verrà calato il sipario pur facendo correre qualche inatteso imprevisto da brivido.
Ma si sa che nelle indagini i pericoli sono sempre dietro l’angolo e colpiscono in maniera inaspettata e quindi bisogna tenere alta la guardia, per usare una metafora di tipo pugilistica. I protagonisti di questo noir sono avvisati!
Buona lettura!