Questo libro è una macchina che viaggia ad alta velocità.
Ci si immerge rapidamente nel traffico meneghino. Dai finestrini si vede il brulicare della gente.
Una corsa scandita solo da un semaforo dove il pedone incontra il lettore
Entrambi hanno bisogno di una pausa proprio come Fabio Paleari, il protagonista.
Uomo opaco come il cielo di Milano. Soffre spesso di incubi e porta con sé un passato tormentato.
L’autore delinea benissimo il personaggio. Una scrittura netta, essenziale, asciutta, senza fronzoli e ci accompagna negli anfratti più torbidi di Milano
L’unico colore che potrebbe ravvivare la storia è il rosso, ma… anche lui è bastardo.
Buona lettura,