Il segno del sale
Campiglia, tranquillo borgo sulle alture del Golfo dei Poeti. Inspiegabili incidenti mortali funestano la settimana Santa e inducono il commissario Iurato a ricercare la verità tra i silenzi e le omertà delle famiglie del paese. I fatti di sangue appaiono legati a ciò che era avvenuto nel 1940 in quei luoghi e che aveva visto coinvolte le famiglie Durante e Roversi, da oltre cinquant’anni divorate dall’odio reciproco. L’omicidio, allora, di Giovanbattista Durante aveva coinvolto Mario Roversi, fuggito in Argentina. Cosa lega quel tragico evento ai morti di oggi? Cosa si cela dietro il riaffiorare del misterioso “segno del sale”?
Un giallo nel golfo dei poeti
“Il segno del sale” di Massimo Ansaldo è un giallo intrigante che si svolge nel piccolo borgo di Campiglia durante la settimana santa. In paese tutto conoscono l’odio che divide le famiglie Roversi e Durante, un odio incominciato circa mezzo secolo prima quando Giovambattista, appartenente alla confraternita del sale, viene assassinato e Mario accusato dell’omicidio. Ottant’anni dopo le famiglie sono ancora divise dall’odio e dal rancore fino a quando una manciata di sale umido ricompare sulle porte di casa dando un messaggio e rimettendo tutto in discussione. Si perché nulla è come appare! Ma cosa significa allora questo segno del sale? Quali verità nascoste sono state sepolte dalla piccola comunità omertosa?
Toccherà al commissario Iurato trovare le risposte dopo che una catena di omicidi durante la settimana che va dalle Palme alla Pasqua sconvolgono il paese. Omicidi legati al passato che obbligano a rimettere tutto in discussione. Il commissario, sulla scia del tenente Colombo, all’inizio non si sente all’altezza del compito ma poi piano piano con le sue indagini condurrà il lettore verso l’imprevedibile. Un libro caratterizzato da una piacevole lettura: coinvolgente, dinamico che trascina il lettore in un vortice ricco di sentimenti umani e di riferimenti storici.

 

 

 

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