Recensione a cura di Gino Campaner (Gino dei libri)
Ho appena terminato di leggere il romanzo dal titolo Ragnatele di Patrizia Fassio edito dalla Damster. Vi lascio qualche mia breve impressione. Prima di tutto parlerei brevemente dell’autrice. Patrizia Fassio si cimenta per la prima volta come scrittrice (di romanzi) dopo le sue numerose esperienze (sempre molto apprezzate) come autrice e sceneggiatrice di serie per la tv. Lo fa scrivendo una storia molto coinvolgente e creando una protagonista, la vice Questore Natalia Solari, che conquista e affascina. La Solari ha un passato famigliare molto doloroso. Quattro anni fa scomparve la mamma inspiegabilmente. Dieci anni fa (più o meno) il suo fratellino venne investito e ucciso da un automobilista che non si fermò a prestare soccorso e si dileguo senza riuscire, in seguito, ad identificarlo. Anche la sua vita di coppia è un mezzo disastro avendo paura di farsi coinvolgere completamente in una storia. Uomini che la ammirano ce ne sono anche all’interno dell’arma ma lei stenta a farsi coinvolgere. L’indagine della Solari nasce dal rinvenimento del cadavere di un uomo, ucciso nella sua camera da letto. Parallelamente alle sue difficoltà di rapporto interpersonale quindi le indagini proseguono, tra colpi di scena, sorprese e vicoli ciechi. Quello per giungere alla verità sarà un cammino complicato, pieno di contrattempi e colpi bassi del destino. Dovrà mettere in discussione diverse certezze e giudizi granitici su persone di cui non si sarebbe mai immaginata di dover
dubitare. Arriverà finalmente alla soluzione del caso grazie soprattutto alla sua testardaggine ed alla passione per il suo lavoro mettendo sempre in dubbio i risultati ottenuti. L’approdo alla verità porterà a lei personalmente, ad alle persone a lei vicino, anche tanto dolore e nostalgia per il passato. A questa prima indagine, che io ho apprezzato molto, ha fatto seguito un secondo romanzo, con protagonista ancora la Solari, Radici dentro, che leggero appena possibile perché, come dicevo, questa prima storia mi ha decisamente convinto. Sono rimasto conquistato soprattutto dalla costruzione dei personaggi, Natalia su tutti ovviamente, ma anche dalla storia raccontata che non ha mai cali vistosi di tensione e presenta una trama principale (l’indagine) e tante storie parallele che ci fanno scoprire risvolti sorprendenti dei vari protagonisti (la sua squadra su tutti, che le è molto affezionata ed è pronta ad ogni sacrificio per aiutarla) che animano il romanzo. Complimenti.