Qualcosa da tacere
In una Genova definita da uno dei protagonisti impalpabile e perennemente distratta, la famiglia Sperlinghi viene sconvolta dallo stupro della figlia minore Michelle. Il padre, l’ingegner Giorgio, erede di una delle dinastie più influenti e facoltose della città, aiutato dal suo uomo di fiducia Gualtiero, scatena la caccia ai colpevoli. Sospetta che i mandanti siano da ricercare tra gli imprenditori rivali nei traffici internazionali, interessati a sottrargli il lucroso commercio delle Terre Rare. Durante le indagini dovrà fare i conti con il suo acerrimo nemico Charlie, un tempo amico e socio in affari. Michelle non è in grado di riconoscere i suoi aggressori. Viene infatti accertato che la ragazza è stata drogata con la “pillola dello stupro”, capace di cancellare la memoria dei fatti più recenti. Con difficoltà accetta il conforto della madre Annetta e di suo fratello maggiore Simone. Nel frattempo, due giovani balordi, Andrea Giuppini e Giulio Senese insieme ad alcuni personaggi underground dei vicoli di Genova, lo spacciatore Nuccio e i complici “Rugby” e “Bronzo”, si rendono conto di essere diventati inconsapevoli pedine di un gioco più grande di loro. I carabinieri Andusi, Scoglio e Romanazzi conducono le indagini ufficiali, rallentati da esasperati protagonismi e sospetti reciproci con la Procura. Finalmente la verità emergerà a poco a poco, in una alternanza di colpi di scena, rimescolando le certezze che tutti i protagonisti credevano di aver acquisito. Sarà per loro l’occasione di afferrare l’ultimo barlume di speranza, alla condizione, però, che rimanga qualcosa da tacere di sé e del proprio passato.
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Recensione a cura di Dario Brunetti

“ Non troverai mai la verità, se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspettavi di trovare”.

Eraclito

Per introdurre il noir Qualcosa da tacere di Massimo Ansaldo della Fratelli Frilli editori mi sono servito di questa citazione del filosofo greco Eraclito di Efeso.

E la verità gioca un ruolo fondamentale soprattutto quando i protagonisti della storia hanno tutti qualcosa da nascondere.

L’autore ne ha costruito una trama avvincente condita da continui capovolgimenti di situazione, tutto nasce dallo stupro della giovane Michelle e il padre, l’ingegnere Giorgio Sperlinghi, uno dei personaggi più ricchi e facoltosi della Genova bene, nonché erede di una delle dinastie più influenti, si metterà coadiuvato da Gualtiero,( uomo di fiducia della famiglia Sperlinghi) sulle tracce dei colpevoli.

I primi sospetti cadono su qualche imprenditore rivale in affari di traffici internazionali, alla ribalta ritroverà il suo amico di un tempo e poi nemico Charlie Gadge.

Rivali in affari hanno fiutato il lucroso commercio delle Terre Rare definiti per antonomasia i metalli per le nuove tecnologie e sperano di avvantaggiarsene magari giocando sporco con loro avversario numero uno, proprio quel Giorgio Sperlinghi così tanto invidiato da loro.

Michelle nel frattempo non è in grado di ricostruire l’evento a causa della pillola dello stupro, una droga  capace di offuscarne completamente i ricordi.

Non sente nemmeno la vicinanza della mamma Annette e di suo fratello Simone, anzi quest’ultimo verrà guardato con certo distacco e diffidenza. Come mai proprio suo fratello e cosa centra con quanto le è accaduto. Meglio non andare oltre toccherà ai lettori immergersi attraverso le pagine di  una storia alquanto torbida dove i colpevoli sono soltanto pedine di un gioco al massacro.

Qualcosa da tacere è un noir ambientato a Genova, ne conosciamo la città aristocratica che appartiene ai salotti del potere e quella dei vicoli dei luoghi di spaccio, ne viene fuori un romanzo ben costruito, strutturalmente articolato capace di far emergere le brutture della quotidianità, personalmente ritengo di non essermi affezionato a nessun personaggio proprio perché ciascun di loro ha qualcosa di sporco e ripugnante, vengono fuori lati negativi dell’essere umano, tradimenti, vendette e il male oscuro che infimo si nasconde. Penso che l’elemento vincente di questa storia sia il distacco che si crea tra i lettore i i loro protagonisti e quindi non resta che godersi gli eventi nel bene o nel male.

Forse chi indaga gioca un ruolo irrilevante alla vicenda, la cosa è certamente voluta dall’autore per dare particolare risalto alla famiglia Sperlinghi e ai suoi avversari.

Ansaldo catturerà l’attenzione del lettore fino alle battute finali grazie a una narrazione avvolgente fino al clamoroso e inaspettato coup de thèatre che sono certo sorprenderà.

Buona lettura!

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