Oggi ho l’ambizione di recensire un lavoro con una sola parola per poterci filosofeggiare un po’ sopra. L’antologia di racconti a cura di Antonio Pagliaro la definirei come un lavoro poliedrico. Per definizione un poliedro è una figura geometrica composta da tante faccie che alla fine ne compongono la struttura. Palermo e la Sicilia sono i protagonisti di tutte le storie in un connubio tra tradizione e innovazione. Tutti gli autori scelti hanno scritto racconti di ottimo livello (e io non sono nessuno per giudicare) da un punto di vista meramente tecnico al punto che credo solo il gusto personale potrà far propendere per l’uno piuttosto che per un altro. Le pagine di questo lavoro regalano un quadro talora struggente, talora di inquitente impotenza così come di voglia e di capacità di rinascere. Un quadro tratteggiato da 12 pittori che donano alla loro musa ispiratrice il giusto tributo.
Antonio Pagliaro, nato a Palermo nel 1968, curatore di questa raccolta di racconti, è autore dei romanzi Il sangue degli altri (Sironi, 2007), I cani di via Lincoln (Laurana, 2010), La notte del gatto nero (Guanda, 2012) e del racconto lungo Il giapponese cannibale (Senzapatria, 2010). Il suo sito è www.antoniopagliaro.com.