Recensione a cura di Dario Brunetti
Dopo il promettente esordio con il romanzo I silenzi di Roma, ritroviamo una delle più talentuose autrici della Fratelli editori e a mio avviso del giallo italiano in assoluto, Luana Troncanetti.
Omicidio alla Garbatella è il suo secondo romanzo con protagonista l’ispettore Paolo Proietti che deve indagare su un delitto di una ragazza nigeriana di nome Prudence.
Sulla scena del crimine si trovava il suo amico fraterno Ernesto con il quale si erano creati spiacevoli dissapori, Paolo non accetta ancora il suo tradimento nel caso precedente che aveva portato a termine con fatica e successo.
La ragazza è spirata proprio tra le braccia del tassista che è ricoperto di sangue, è Ernesto l’assassino per gli inquirenti, soprattutto è l’ultima persona che ha avuto a che fare con Prudence e a quanto pare ha avuto un acceso diverbio che ha portato Ernesto a commettere il delitto, chiaramente questa è una ricostruzione di chi non crede alla sua versione dei fatti, il tassista si troverà a dimostrare la sua innocenza pure in tempi abbastanza brevi.
Bisognerà mettere ordine e cercare di ricostruire al meglio i fatti, ma Paolo Proietti è chiamato soprattutto a salvare il suo amico di vecchia data. Sarà un’impresa alquanto ardua ma scopriremo che molte persone hanno avuto un legame con Prudence, tassista compreso, ma qui è doveroso fermarsi e lasciare ai lettori di perdersi tra le pagine di questo secondo romanzo giallo dell’autrice romana.
Ambientato alla Garbatella (l’origine della parola garbatella è un nome dedicato a una donna, infatti sancisce l’unione di due parole garbata e bella) uno dei quartieri più rappresentativi di Roma capace ancora oggi di conquistare il cuore di molti turisti e degli stessi cittadini, in questo caso diventa teatro di un delitto che si consuma nella notte più buia dove l’alba sembra che non arriverà mai.
La Troncanetti focalizza l’attenzione su due personaggi in particolare, che ne diventano i protagonisti assoluti del romanzo; l’ispettore Paolo Proietti e Prudence. Ripercorre la vita della vittima, i suoi incontri, le false promesse di chi l’ha ingannata facendola diventare una schiava del sesso.
Un argomento che l’autrice maneggia con estrema cura rivelandoci una tematica di estrema attualità, quante ragazze come Prudence finiscono in questa rete e sono destinate ad affrontare una vita che sembra voltare loro sempre le spalle con un destino che molto spesso ha un brutto lieto fine!
Una trama congeniale costruita con grande abilità e carisma , condita da dialoghi calibrati alla perfezione, impreziositi anche dall’immancabile sottile ironia che contraddistingue l’autrice.
Omicidio alla Garbatella è un giallo d’autore che porta con se una vicenda molto vicina a fatti di cronaca nera tremendamente reali alla quotidianità, i personaggi del romanzo vengono caratterizzati al meglio, si avverte un grande attaccamento alle storie e al loro spaccato di vita, avremo modo di approfondire sempre di più la conoscenza dell’ispettore Proietti e di tante figure secondarie.
Un’altra prova maiuscola della Troncanetti che conferma e al tempo stesso concretizza le sue abili doti di narratrice, attraverso un genere letterario che riscuote il gradimento dei lettori che aspetteranno con grande trepidazione il terzo episodio.
Un romanzo giallo che scorre veloce proprio come le note dell’eccellente brano dei Dire Straits dal titolo Sultan of Swing al quale scrittrice e il protagonista sembrano essere davvero molto affezionati
Ecco il link tratto dal meraviglioso concerto tenuto a Sidney nel 1986 buon ascolto: