Recensione di Federica Belleri
Il freddo milanese è cattivo e invadente, porta il cielo a scurirsi e gli animi a rinchiudersi.
Il commissario Daniele Ferrazza indaga. Un duplice omicidio, o così pare. Giulio Tarantino, brigadiere dell’Arma, e sua moglie Barbara. Perché?
Ferrazza ha una carriera di tutto rispetto alle spalle. Da Padova è stato trasferito a Milano dopo una richiesta “ufficiosa” a non intromettersi. In cosa?
La sua storia con Laura, giornalista di Telelibera, procede a stento. Hanno bisogno di stare vicini e invece sembrano allontanarsi sempre più. Come mai?
La scena del crimine è intrisa di violenza, che rasenta l’accanimento. Chi può aver procurato una morte simile alle due vittime? Chi le odiava così tanto?
Queste domande troveranno risposta nella storia costruita a dovere dall’autore, in un’indagine che rimbalza dalla Polizia ai Carabinieri, più di una volta. Alla base, Milano. Che è cambiata nel tempo, la droga è ovunque e i criminali non si contano più. Si guarda con sospetto il “diverso”, l’immigrato… fino a far scattare una repressione assurda.
Sullo sfondo di questo giallo-noir ci sono i tradimenti, i difficili equilibri coniugali, la voglia di evadere e il desiderio marcio di non essere mai scoperti. Perché agire nell’ombra sembra facile… finché il commissario Ferrazza non riuscirà ad aprire tutti i cassetti di questo caso complicato, dalle difficili conseguenze.
Passo dopo passo verrà svelato un piano incredibile, fondato sull’inganno e la manipolazione.
Una sola domanda finale: proseguire con l’inchiesta anche dopo aver scoperto tutto o nascondere la sporcizia sotto al tappeto?
A voi scoprirlo. Buona lettura.