Trama
Si respira un’aria strana nella Milano che si fa bella in attesa delle feste natalizie: ordigni esplodono davanti alle sedi dei partiti al governo, nelle periferie circolano manifesti che inneggiano al ritorno delle BR. E spuntano cadaveri. Nei giorni in cui lo Stato italiano stringe il cerchio in Sud AmericIl capo della sezione Omicidi, il vicequestore Bruno Ardigò, si trova a indagare su delitti che affondano le loro radici nell’odio politico dei primi anni Ottanta, tra attentati dimenticati e crimini irrisolti intorno al latitante Cesare Battisti vengono freddati due «irriducibili» degli anni di piombo, terroristi che custodivano i segreti tra rimorsi e silenzi. Sarà un viaggio nel passato che non vuole morire.
Recensione a cura di Adriana Rezzonico
“Niente, solo due pupille castane”…l’ennesimo cadavere rinvenuto in una postura simile a quella di un clochard nel salotto centrale di Milano: Piazza Duomo.
Ad Ardigò venne un brivido freddo nonostante la sua proverbiale capacità di rimanere lucido, qualcosa lo turbava più del solito.
Bruno Ardigò aveva fatto molti viaggi negli inferi metropolitani, ma ogni volta si riscopriva indifeso, meno avvezzo a certe barbarie. Nonostante tutto gli era rimasto qualche brandello di umanità.
L’ispettore Bruno Ardigò, nasce dalla fantasia di Fabrizio Carcano alla sua decima avventura letteraria, che tratteggia il passato facendo incursioni anche nella storia: in quel periodo in bilico tra gli anni settanta e ottanta, decisamente complesso per la vita politica milanese.
Il tutto tra vecchi militanti che tornano ad increspare le cronache quotidiane e un nuovo Presidente in Brasile che concede l’estradizione a Cesare Battisti.
L’autore si avvale di perfetti salti temporali nel passato per dar luce ai nuovi avvenimenti. Milano viene sezionata come un cadavere, a partire dai quartieri centrali come Porta Romana fino a quelli più periferici, narrando di disperati che cercano rame sui binari.
L’evoluzione della città viene ampiamente descritta dall’autore che scatta foto nitide, precise, di una metropoli che rinnega le costruzioni “in orizzontale” – cita lo stesso – per puntare su quelle snelle che toccano il cielo terso, come dita affusolate.
C’è odore di polvere da sparo, di quella depositata sui fascicoli, sulle coperte degli “invisibili” e sulla loro solitudine.
Ma…un tarlo assilla la mia mente: chi è Matteo Sala?
Dettagli
- Copertina flessibile: 304 pagine
- Editore: Ugo Mursia Editore (10 giugno 2019)
- Collana: Romanzi Mursia
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8842561029
- ISBN-13: 978-8842561026