L’unica cosa chiara
“L’unica cosa chiara” è il primo romanzo di Chiara Mauro, che al suo debutto comincia subito sovvertendo le regole del gioco narrativo e interrompe l’ordine cronologico della trama. La protagonista è una ragazza che sta diventando adulta, il cui sguardo nel passato e nel presente non è sempre facile da decifrare. Questa giovane scrittrice ha il coraggio di raccontarsi senza filtri, di riconoscere e affermare i propri sentimenti e le diverse identità, tutto ciò attraverso il desiderio di diventare madre, la scoperta di una patologia a lungo sottovalutata dalla Medicina ufficiale, l’endometriosi, oggi riconosciuta come una delle cause dell’infertilità femminile, e la determinazione di venirne fuori. Chiara morde la vita e traccia i suoi passi su una via che non è mai uguale, ma nemmeno troppo diversa da quella di ogni essere umano nella sua stagione più favorevole: la gioventù. Il circuito vitale in cui si espande l’elettricità di questa esperienza originale e un po’ eccentrica è l’amore, intanto che scintille evanescenti si spargono su una scrittura leggera in grado di modificare pezzi di vita altrui.
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“Potrei scriverci un libro sulla mia vita!” Quante volte abbiamo sentito dirlo ma poi di pagine da sfogliare nemmeno l’ombra… Chiara invece l’ha fatto, ha raccontato la sua vita, senza censure e senza sconti. L’ha fatto per sé stessa ma anche per lasciare agli altri un ricordo, un monito, un consiglio. L’unica cosa chiara è l’esordio di Chiara Mauro, una giovane e ruggente donna che ho avuto la fortuna di incontrare poco tempo fa. Fortuna, caso o destino visto che le nostre strade sono state le stesse per anni senza mai incrociarsi.

Scrivere di sé non è cosa facile, il rischio di cadere nell’autoreferenzialità è sempre grande, raccontarsi e mettersi a nudo richiede coraggio, un pizzico di presunzione e una buona dose di autoironia. In questo piccolo volume gli ingredienti ci sono tutti, dosati con grande saggezza tanto da rendere la lettura coinvolgente, mai statica o noiosa.

“Come ogni vita, anche la mia è in continua evoluzione, essere una ragazza è solo la parte più bella e io ho raccontato ciò che mi è parso più semplice, la spensieratezza, tutte le prime volte in cui ogni sbaglio è giustificato”

Un percorso colorato quello di Chiara che è una donna complessa e ricca di sfaccettature. Ci racconta la sua vita senza un preciso ordine cronologico, leggerla è seguire un flusso di pensieri che si collegano tra di loro attraverso piccoli dettagli o ricordi improvvisi, saltando tra spazio e tempo senza che la narrazione risulti mai confusionaria.  Al contrario questo continuo scorrere di memorie è un dialogo aperto con il lettore, un dialogo sincero, schietto. Chiara racconta le sue esperienza di figlia, ci parla del rapporto con i genitori e con le sorelle. Racconta del suo lavoro. Ha un salone di parrucchiera, professione ereditata del padre, in cui accoglie amici e regala bellezza a chi non crede di possederne. La scuola, le amicizie e i viaggi, ma soprattutto l’amore vissuto sempre con il cuore pieno e l’entusiasmo di chi sa donarsi senza riserve. Non si nasconde Chiara e non teme il giudizio di nessuno quando ci racconta delle sue storie più importanti

Mi hai insegnato che l’amore con ha sesso. Hai tirato fuori quel lato del mio corpo che silenzioso aspettava il tuo arrivo, quel lato che non credevo di avere”

Una vita sentimentale libera dal pregiudizio, possiamo scegliere a chi voler bene? No, i sentimenti travolgono, nutrono e distruggono e Chiara non si nasconde. E ci vuole coraggio, o forse è solo consapevolezza di sé e del proprio valore che sento forte quando incontro in lettura G. la ragazza dagli occhi celesti e i capelli neri, il suo primo amore.

La diagnosi di endometriosi arriva dopo anni di dolori e sofferenze, arriva con la prepotenza di un ospite indesiderato che si piazza nel tuo corpo e ti promette “inimicizia” eterna. E anche qui Chiara si apre al lettore non lesinando sulla sua condizione, sensibilizza sulla necessità di diagnosi mirate, veloci, che possano aiutare le tante donne intrappolate da una patologia invalidante che troppo spesso non viene riconosciuta. Tutto questo senza incappare nell’autocommiserazione, un messaggio forte e chiaro “Vincerò io!” con tutta la sfrontatezza di una donna dalla forza trascinante alla prese con una sfida difficile , diventare mamma accanto all’uomo  della vita Mister D.

Dunque perché scrivere di sé? Non lo so e non credo potrei esserne capace ma Chiara ci è riuscita e la ringrazio per aver condiviso con me momenti e sensazioni, esperienze e dolori. Una lettura totalizzante, una giovane autrice di talento che al suo esordio ha sfoggiato la grinta di una fuoriclasse.

Un consiglio? Leggetelo!

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